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Vendetta della spazzatura di #Napoli. Spuntano da un cassonetto 800mila euro
04 Feb 2016 08:25

Pizza, Vesuvio e mandolino. Pulcinella che suona e non prende nulla sul serio. Si va in uno stadio e si chiede al Vesuvio di eruttare su Napoli. Al colera di tornare in città. E poi il cattivo odore, la spazzatura, detta anche monnezza.

I luoghi comuni strozzano Napoli, la sua arte e la sua storia, strozzano Napoli e la bellezza del suo paesaggio, Napoli e la sua voglia di vita.

Ora, dal bestiario che stride con il il sublime, la spazzatura diventa protagonista di un miracolo. Essa, in un sussulto d’orgoglio, partorisce soldi. E tanti.

Dalle cronache de Il Mattino, il quotidiano che racconta Napoli da più di un secolo, apprendiamo che sono spuntati da un cassonetto abbandonato ottocentomila euro.

Ma attenzione! Niente contanti. Si tratta di buoni fruttiferi risalenti al 1987, rubati pochi giorni fa e poi buttati.

Li hanno ritrovati i Vigili Urbani a San Giuseppe Vesuviano, durante un’ispezione sulla raccolta differenziata, per i cittadini inadempienti.

La spazzatura di Napoli ha giocato la sua rivincita.


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