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Caldoro: “Inseriamo la difesa del Sud nella Costituzione”
14 Ago 2014 07:51

La nostra Costituzione, nei principi fondamentali, garantisce e riconosce eguaglianza e pari dignità dei cittadini”. Così Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in un suo intervento apparso oggi sul Corriere del Mezzogiorno.

E’ arrivato il momento di trovare spazio, nell’attuale processo di revisione – scrive – per una norma che determini con efficacia la piena tutela e garanzia dei diritti della persona ‘prescindendo dai confini territoriali’. Oggi l’esercizio di quei diritti è limitato in modo inaccettabile per chi risiede in una vasta area del Paese”. ”Questa disparità di trattamento tra il Nord del Paese e il Mezzogiorno – afferma – è insostenibile sul piano sociale ma lo è anche su quello economico, facendo mancare al Paese il contributo di crescita e spinta che solo il sud può dare”. ”Bastano poche righe nella Costituzione per correggere questa ingiustizia – aggiunge – Inserendo il pareggio di bilancio nella Carta, si è affermato un vincolo ‘esterno’ severo e prescrittivo, che restringe spazi di sovranità nazionale per il bene dell’Europa; è ora venuto il momento di introdurre un vincolo ‘interno’, anche esso rigoroso e tassativo, che garantisca una equa ed effettiva distribuzione delle risorse sul territorio, sia ben chiaro, a saldi invariati, a tutela dei diritti costituzioni dell’individuo”. ”Il Sud in Costituzione – sottolinea – Le riforme istituzionali e costituzionali, così come quelle in campo economico e sociale, non sono più rinviabili”. “Tra queste riforme, quella della coesione territoriale, cioè della garanzia uniforme dei diritti, è la più urgente – evidenzia – Questa è la prima cosa che le istituzioni della Campania, i cittadini della nostra Regione, devono chiedere al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento“. “Né più, né meno quello che ha deciso di fare, ed ha fatto, la Germania in soli 10 anni – dice – unire un nazione e un popolo, assicurando a tutti uguali diritti e opportunità“. “Se oggi non uniamo quello che è diviso – conclude – ogni buona intenzione si scontrerà con la dura realtà dei fatti“.


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