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La bufala del crimine diffuso. Aumentano solo i delitti di famiglia
04 Set 2014 07:48

Questi anni risentono di una grande mistificazione dovuta anche all’uso distorto della rete.

Si fa credere che esista un fenomeno, una tendenza, quando invece è vero l’esatto contrario.

La tecnica è semplice quanto disonesta. Si prende un caso singolo, lo si pone in evidenza con enfasi e si fa credere che rappresenti la regola.

Nel campo della criminalità ad esempio si postano video, si esaltano notizie per dimostrare che in Italia non si può più vivere.

Invece non è così. Io ricordo anni davvero pericolosi e terribili (anni ’70 e ’80) dove la violenza politica rendeva le strade campo di scontri ed attentati, ma anche la criminalità comune intollerabile, si era oggetto di furti e scippi con grande frequenza.

A dire questo soprattutto sono statistiche facilmente rinvenibili su internet, di istituzioni ufficiali e attendibili e da cui chi vuole può cominciare una personale ricerca e verifica.

Il risultato è una diminuzione generalizzata e diffusa dei reati negli ultimi vent’anni e anche in rapporto agli altri paesi europei (non parliamo degli Usa o del Sudamerica…).

Tutto questo è merito del grande impegno e miglioramento professionale delle Forze dell’Ordine rispetto al passato ed anche della vituperata tecnologia per cui oggi il territorio è più controllato e certi beni (come le automobili) sono meglio protette in sé. Poco merito della politica e non so quanto della magistratura.

La verità è che in Italia sono aumentati solo i delitti in famiglia perché è un luogo ovviamente incontrollabile e basato sempre meno su legami profondi e sempre più su rapporti di forza e violenti.

Dico questo per onorare la verità e i tempi che ho vissuto contro strumentalizzazioni faziose e miopi, altrimenti la storia, e quindi vivere, non servirebbe a niente.


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