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Se il Natale in Inghilterra lo raccontano gli spot
20 Nov 2013 13:11

LONDRA. E’ una lotta in famiglia il sobrio Natale in Inghilterra: a colpi di spot natalizi, mostrati in TV e condivisi su Facebook e YouTube.

Nelle trame e nelle immagini poco lusso, molta solidarietà verso i sudditi in bolletta: si punta al cuore per arrivare al portafogli. La battaglia più subdola è quella delle pubblicità che hanno al centro la famiglia. Non a caso, a contendersi la coppa della reclame più efficace sono i due supermercati più importanti del Regno Unito: Sainsbury e Tesco.

Il primo si chiama “Christmas in a Day” e l’ha girato un premio Oscar. Dietro la macchina da presa c’è Kevin Macdonald, che ha ritirato la statuetta per il documentario “Life in a day” (prodotto da Ridley Scott..) e ha replicato l’idea per la catena di supermercati: è un collage di 360 ore di filmini domestici girati dagli inglesi durante il Natale scorso, in cui si vedono casalinghe ai fornelli, anziani soli, Babbi Natale che si tuffano a mare e perfino veterani dell’Afghanistan. A fine mese sarà visibile l’intero film da 45 minuti: lo spot, quindi, alla fine fa anche da trailer. Scrooge 2.0 fa da testimone al Natale presente così come lo ha vissuto la gente, fatto apposta per essere condiviso sui social.

Lo spot Tesco punta invece sul’effetto nostalgia: qui i filmini sono finti, ma riprodotti benissimo in perfetto stile anni 80. Il video sembra proprio vero e non manca niente, anche il cuginetto appena nato, il nipote adolescente e le nuore che litigano. Anche se l’ambientazione è proprio british, ho pensato che potrebbe essere il Natale della mia infanzia, senza panettore ovviamente. La canzone, non a caso, è Forever Young di Rod Stuart.

Il più visto in assoluto è l’esatto opposto del Natale-reality: il film di animazione “L’Orso e la Lepre” della catena di grandi magazzini John Lewis. Hanno fatto le cose in grande, e bene: è costato una fortuna, però è stato già visto da oltre 4 milioni di persone su Youtube grazie ad una campagna social di tutto rispetto, lanciata di venerdì e poi continuata nella prima proiezione in TV durante una puntata di X Factor. La storiella è strappalacrime (l’Orso se ne va in letargo di punto in bianco, e poi riceve una sveglia per alzarsi in tempo per Natale) però a me continua a piacere di più quello dell’anno scorso,con la storia d’amore tra pupazzi di neve (d’ispirazione anche per l’altro colosso dei supermercati, Asda). Secondo me piace molto agli inglesi perché li fa evadere dalla realtà delle tasse e delle bollette (che ci sono anche qua, mica solo in Italia).

L’appendice di colore è la versione che ne ha fatto Waterstones. La catena di librerie più importante d’Inghilterra ha raccontato la stessa storia tra la Lepre e l’Orso, ma trasformando i protagonisti nei libri veri: “The Hare With the Amber Eyes and the Bear called Pooh”. L’idea “da cartone a cartone” è proprio divertente; il video è firmato da Jonathan O’Brien.

Fantasia in primo piano anche nella pubblicità Marks&Spencer dove si fa un mix di favole: la protagonista, come Alice nel Paese delle Meraviglie, insegue un cagnolino bianco (che non è il Bianconiglio perchè sennò sembrava la Lepre di John Lewis? Chissà..), si ritrova a  prendere il tè e scappare dalla Regina di Cuori, incontra un Cappellaio matto fascinossissimo (il modello inglese David Gandy che da noi è famoso per la pubblicità Dolce & Gabbana) e con lui vola su un tappeto, come in Aladdin, e arriva davanti ad una casa di marzapane come in  Hansel e Gretel. C’è anche il riferimento al il Mago di Oz e la strega è l’attrice Helena Bonham Carter.

Londra non si vede quasi mai. Tranne qua: nello spot della catena di grandi magazzini Debenhams lo scenario è quello mozzafiato della pista di pattinaggio della Somerset House. La storia è banale, però in questo spot si apprezzano i cappotti indossati dai protagonisti.

A modo loro, sono interessanti anche gli altri video: Lidl spacchetta i regali gastronomici, Isme esagera con gli -ish, Boots ringiovanisce Babbo Natale (diventa un ragazzetto ribelle in stile Oliver Twist e “i 400 colpi”) e infine Aldi che vince l’Oscar per l’humor inglese 🙂


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