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A #Cerignola il festival sulle #NuoveEconomie e il #Lavoro circolare
10 Dic 2015 08:20

Cerignola (Foggia) 03.12.2015(DM) – Tre giorni presso Palazzo Coccia a Cerignola per il “Festival delle Nuove Economie e dei Nuovi lavori”: uno “spazio” in cui discutere, promuovere, informare e mettere in rete operatori e consumatori che si muovono nel campo appunto, delle nuove economie e dei nuovi lavori che da esse scaturiscono. L’evento è a cura delle Associazioni RESURB, Donne in Rete, Associazione 8 Marzo, con la collaborazione diS&D Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo.

 Dal 18 al 20 dicembre 2015, diversi gli appuntamenti in programma, si parlerà di come crisi economica e coscienza ambientale stanno influenzando sempre più i modelli economici, portando alla luce nuovi fenomeni come la green economy, la sharing economic, labikeconomics, la blue economy, l’agricoltura sociale, sintomi di una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso nuovi modelli di produzione che sviluppano a loro volta nuovi lavori. Che ruotano intorno alla mobilità sostenibile, al riuso dei materiali, alla sostenibilità di nuovi modelli di rigenerazione urbana, alla sostenibilità e finalità sociale della ristorazione e dei prodotti enogastronomici, e pongono al mercato nuove sfide e nuove e più informate forme di consumo.

E in tale contesto si inserisce un nuovo concetto, quello di economia circolare, che dallo spirito alla base delle nuove economie inevitabilmente deriva, generando plus valore di conoscenze. Obiettivo che il Festival delle nuove economie di Cerignola intende promuovere. Le nuove economie partono dal valore sociale della produzione e del consumo. Il frutto della produzione non è più la semplice merce, ma l’elemento di un sistema di relazioni che non esaurisce la sua  vita una volta diventato scarto ma rientra nel ciclo dei consumi trasformato e rigenerato.
Per questo oggi si comincia a parlare di economia circolare. L’economia circolare è un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, un modello in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto. Il rifiuto può generare valore economico e sociale.

Ma come si intende perseguire l’obiettivo al Festival e oltre? Attraverso l’esposizione dei migliori prodotti e delle migliori imprese nel campo delle nuove economie e attraverso il “catering delle esperienze”, dove gli operatori avranno la possibilità di raccontare la loro esperienza imprenditoriale e il senso del proprio lavoro. L’economia circolare si incrocia anche con l’arte, così come lo sviluppo della società dei consumi sì è incrociato e sviluppato con la POP ART. Nuove esperienza artistiche e un nuovo senso estetico attraverso il riuso dei materiali si vanno sviluppando. Per questo a fare da cornice al Festival ci saranno le istallazioni di cinque artisti prodotte solo con materiale di riuso.

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