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Chloris, la dea dei fiori che fa germogliare la natura pugliese
06 Mag 2016 08:45

Bisogna amare follemente e romanticamente il proprio lavoro, perché è solo con la passione che ci si difende dalla tentazione di rinunciare ad andare avanti quando le cose non progrediscono come si vorrebbe.

13090311_10208889064331328_945660382_nSe non facessimo riecheggiare questa riflessione del fondatore di Apple Steve Jobs, non riusciremmo a comprendere pienamente, forse, l’innovazione sociale rappresentata da “Chloris” e sperimentata dalla tecnologa chimico-farmaceutico Claudia Cogotzi.

Chloris è il mio sogno da bambina che diventa realtà: è la possibilità di lavorare nella e con la natura, poiché si parla di una azienda agricola erboristica nella quale si praticheranno l’agri-cultura sociale e l’agricoltura biologica, agendo contestualmente su due aspetti complementari e paralleli: il primo è la coltivazione di fiori di piante officinali per la loro trasformazione in prodotti alimentari, cosmetici e salutistici dall’alta qualità, garantita dalla prossimità ai campi dei laboratori di ricerca in modo da accorciare il più possibile la filiera; il secondo è nella volontà di rendere la struttura – che sorgerà a metà strada tra Monopoli e Castellana, in piena Murgia dei Trulli – un originale e polifunzionale centro culturale aperto ad associazioni ambientaliste, animaliste e scuole nell’intento di creare gradualmente – attraverso tirocini formativi per gli studenti, attività didattiche ed eventi di vario genere – una rete di persone sempre più consapevoli verso i temi della tutela della terra e della valorizzazione delle risorse naturali”.

Chloris, che trae il suo nome dall’omonima dea greca dei fiori la cui rappresentazione mitologica simboleggiava la continua rinascita della natura, tuttavia, non ha solo una forte vocazione naturale, ma rivela anche una autentica visione solidale. “Da tempo – ha proseguito Cogotzi, esperta anche in fitoterapia – collaboro con alcune cooperative costituite prevalentemente da ragazzi e ragazze con alcuni disagi e, pertanto, poiché lavorare coi fiori è un’attività rilassante e nel nostro caso anche sicura perché non saranno utilizzate macchine agricole, ho pensato di coinvolgerli in questa avventura”.

È un vulcano di solarità e di dinamicità, Claudia. Ne percepisci la serenità e la felicità quando ti parla del suo sogno. “E’ iniziato tutto quando mio padre mi regalò, per il mio settimo compleanno, una zappa piccola e leggera su misura per me, dei semi e un pezzetto del nostro terreno di famiglia, con le idee via via sempre più chiare negli anni dell’università. Con questo progetto – ha sottolineato ancora la neoimprenditrice – corroboratosi sia dalla mia volontà di non fare la farmacista o un qualsiasi altro lavoro, ove fossi riuscito a trovarlo in un Mezzogiorno incapace di offrire tante prospettive ai suoi giovani, e che m’avrebbe condannato per tutta la vita all’infelicità; sia dalla mia indisponibilità a lasciare il mio amato territorio”.

Davanti a questo bivio, la scelta coraggiosa è stata quella di cambiare strada per realizzare il suo sogno, inventandosi un lavoro nuovo. “Se hai un buon progetto, le competenze per realizzarlo, le energie, la volontà, non puoi pensare di arrenderti senza neanche averci provato, pensando di poter sprecare un terzo della nostra esistenza con qualcosa che non ci riempia il cuore di gioia. Anche quando non hai subito la disponibilità economica per realizzare la tua impresa”.

Ecco, anche su questo aspetto delicato, è stata fatta una scelta precisa. “Con l’aiuto di Banca Etica – ha terminato questa romantica, ma assai pragmatica sognatrice – e attraverso la piattaforma di Produzioni dal Basso, ho creato una campagna di crowdfunding che, al di là del risultato che sarà conseguito, si sta rivelando come un’esperienza molto interessante perché è bello registrare l’interesse anche di sconosciuti incuriositi dalla bontà dell’iniziativa e cogliere il frutto della condivisione con ciascuno che contribuisce per come può piantando idealmente il proprio semino per far crescere questa iniziativa”.

Dimostrando, quindi, che il sogno di una persona può diventare il sogno di tanti, con la felicità che è reale e autentica solo quando è condivisa.


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