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Cosenza, nasce il museo multimediale
04 Mar 2018 20:25

Si entra e si parte a bordo di un’astronave (non a caso ha la forma di un loft spaziale) che fa sentire cittadini del mondo, in una “dimensione altra”. È il Museo multimediale della città di Cosenza, situato nella struttura sottostante piazza Bilotti, inaugurato sabato 3 marzo

L’apertura ufficiale al pubblico, con l’avvio delle attività affidata a un film ad hoc di Gianfranco Confessore che ne costituirà il primo contenuto, è fissata tra dieci giorni. Ma intanto c’è stato il battesimo istituzionale, guidato dal sindaco Mario Occhiuto.

“Questo luogo che viene consegnato alla gente – ha commentato il primo cittadino – è uno spazio didattico-educativo, accoglie un primo lavoro cinematografico firmato da Gianfranco Confessore, che tra l’altro fra gli attori ha pure utilizzato i bravissimi studenti del liceo classico Telesio, già avvezzi a portare in scena tragedie greche. Il tema di Alarico è un pretesto, un primo approccio. Il Comandante dell’astronave scopre un testo e si dirige con la sua astronave verso la città di Cosenza dove ne scopre l’affascinate storia. In questa nuova struttura avveniristica vantiamo le più moderne tecnologie. Un modo per far conoscere ai giovani la nostra storia, con visite basate sulla conoscenza virtuale. In pratica, un Museo siffatto sintetizza la vitalità di una città che si apre a uno scenario da ventunesimo secolo, perché vogliamo che i nostri giovani si sentano cittadini del mondo”.

Soddisfazione evidente anche nelle parole dell’architetto Fernando Miglietta, curatore artistico del Museo multimediale: “Questa sera a pieno titolo Cosenza entra nel ventunesimo secolo – ha  evidenziato -. Una città creativa, opera d’arte. Questo progetto, nello specifico, ha raggiunto lo scopo dello sforzo tecnico-amministrativo. Nei contenuti del Museo multimediale c’è la volontà di raccontare la storia della città e la sua nuova immagine il far combaciare la tradizione con elementi innovativi. I giovani in questo luogo, a piazza Bilotti, hanno ritrovato nuova linfa, un alfabeto urbano, la digitalizzazione basata sulla fantasia e sulla creatività”.


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