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Il grande errore dopo la caduta del muro di Berlino
10 Nov 2016 08:36

Dalla caduta del muro di Berlino tutti hanno pensato che non ci fosse più bisogno di politiche di redistribuzione del reddito e di attenzione per le classi medie e basse.

Morto il pericolo comunista nessuna preoccupazione per la frustrazione e la sofferenza del popolo.

Hanno pensato che un po’ di tv e media ben manipolati sarebbero bastati. Hanno pensato anche a sinistra di schierarsi col capitale e con le lobby industriali e finanziarie sconnettendosi dal popolo.

In Europa il veicolo di queste politiche è stata l’Unione Europea, in pericolo perché non rappresenta più l’anima e le aspirazioni del popolo europeo, ma prevalentemente grandi interessi economici. La sinistra ipocrita e piattamente succube dei più forti viene considerata dal popolo non credibile.

Obama vinse una battaglia vera e commovente con un messaggio chiaramente rivolto a chi non contava niente nel paese più potente del Mondo.

Adesso si gestisce un disastro. Agevolato da sistemi elettorali senza pluralismo e senza tutela delle diverse opinioni in nome della “efficienza” delle istituzioni.

In Italia dobbiamo al centrosinistra che non si omologa e rimane appassionato difensore delle persone e anche, lo devo riconoscere, al M5S la tenuta delle istituzioni repubblicane e la perdurante debolezza dei populismi xenofobi e guerrafondai.

Costruire un fronte comune per la salvezza dell’Italia, dell’Europa e del Mondo basato su Giustizia e Libertà è possibile, per non risvegliarci di nuovo con la bocca aperta come è successo con l’esito del voto americano.


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