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Il cibo come ponte fra culture: il matrimonio tra la zuppetta sanseverese e l’orecchietta di Bourg En Bress
14 Mag 2018 18:33

È stato denso il calendario degli impegni della delegazione del Centro Einaudi in Francia.

Il 6 aprile la cerimonia ufficiale di adesione del monastero reale di Brou alla Rete dell’itinerario europeo “Le Vie di Carlo V”. Il 7 aprile il cav. Enrico Palmieri, originario di San Severo, presidente dell’associazione “Le rondini pugliesi”, unitamente ad un folto gruppo di soci francesi, ha ricevuto nella sua sede i delegati Comm. Rosa Nicoletta Tomasone, Domenico Vasciarelli e Francesco Totaro.

La serata è stata introdotta dalla trattazione dei legami avuti da Carlo V con la città di San Severo, mentre scorrevano le immagini dello splendido corteo storico sotto le luminarie della festa della Vergine del Soccorso.

È seguita la firma di un protocollo di amicizia tra l’Accademia della Nobil pasta “Ordine dell’orecchietta” di Bourg En Bress e la nobile accademia degli antichi sapori “ordine della zuppetta sanseverese” istituita dal Centro Einaudi, che perseguono le stesse finalità e sono  legate dalla comune origine geografica: San Severo.

Si impegnano ad approfondire la ricerca sulle proprie tradizioni al fine di arricchire la conoscenza del proprio patrimonio storico- culturale e gastronomico. Inoltre le due associazioni si impegnano a mettere in atto tutte quelle forme di collaborazione atte a promuovere le tradizioni e i prodotti enogastronomici dei rispettivi paesi di residenza.

È seguita la solenne cerimonia d’investitura, con tocco di spada, cappa, medaglia e consegna della pergamena, del gran maestro Enrico Palmieri che conferiva il titolo di cavaliere e dama dell’ordine dell’orecchietta ai delegati di San Severo. La cerimonia sarà specularmente riproposta a San Severo con gli ospiti francesi.

È stato un momento significativo per la comunione di intenti delle due associazioni che si muovono nel segno della continuità dell’operato della Tomasone e di Enrico Palmieri, che non hanno mai smesso in tanti anni di costruire ponti, di lanciare idee e di perseguire obiettivi, nel tentativo e nella consapevolezza di  creare benessere, amicizia e scambi culturali fra i due paesi.

Il lavoro è stato costante e non facile, di idee innovative la cittadina di Bourg è uno scrigno prezioso a cui si potrebbe attingere a piene mani, ma si sa che i paesi sono diversi e la distanza è tanta, in tutti i sensi!

I progetti delle due Accademie sono già partiti. La “zuppetta” era sulla tavola del grande imperatore con qualche ingrediente del tempo e non sarà certamente sola: ci saranno pasticci di erbe ed anguille della vicina Lesina, cartellate con vino aromatizzato all’“hipocras” e tante altre delizie della nostra terra. Ad innaffiare i cibi ci sarà il vino rosso “plus ultra“ delle cantine del territorio.

A Bourg il gran cancelliere ha donato agli ospiti un ottimo “Carlo V“, il rosso dell’imperatore dei colli vicentini.

Paesaggi, arte, musica  e tante tipicità  possono e devono essere promosse per un nuovo rinascimento con l’appoggio e la consapevolezza di quelle municipalità che intendono operare con e per i cittadini.

 


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