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Il #Parco più sostenibile d’Europa? Sarà in #Puglia!
16 Dic 2015 08:25

Sogna in grande il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. E ha tutti i motivi per farlo. Da un anno è stata insignita del prestigioso riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets) per le politiche socio-culturali realizzate nel suo vasto territorio di oltre 70mila ettari distribuito tra i 13 Comuni aderenti all’Ente.

Da anni, è stato letteralmente preso d’assalto da turisti, d’ogni tipo e soprattutto stranieri anche in periodi solitamente critici, perché attratti sia dalla bontà enogastronomica della cucina murgiana e pugliese sia dalla possibilità di esplorare un paesaggio naturalmente incontaminato, dalla straordinaria bellezza, posto a pochi chilometri da due beni Unesco, quali il Castel del Monte di Andria e Matera.

Da anni, inoltre, orientando lo sguardo verso il futuro, con la collaborazione di molti istituti scolastici dell’area, sono stati avviati percorsi di educazione ambientale per oltre 9000 mila studenti finalizzati a creare e a rinsaldare una identità forte e condivisa perché il Parco dell’Alta Murgia sia sempre più “un bene comune” da proteggere e da valorizzare.

Per poterlo vivere con consapevolezza, nel riconoscimento dell’unicità del suo patrimonio naturale e faunistico. Risorse che sono state protagoniste del documentario “Alta Murgia. Una terra strana” e del calendario 2016 del Parco, entrambi presentati qualche giorno fa in una multisala cittadina per festeggiare il primo anno dall’assegnazione da parte dell’Unione Europea della Carta Europea del Turismo Sostenibile.

E proprio, pertanto, per il raggiungimento di questi incoraggianti risultati, la pianificazione delle attività per il nuovo anno procede speditamente e appassionatamente.

“Oggi – ha riferito il presidente del Parco dell’Alta Murgia, Cesare Veronico dopo anni difficili, non solo registriamo con piacere la proposta di alcuni dei 13 Comuni che vorrebbero estendere ulteriormente la superficie dell’area protetta perché entusiasti dei benefici socio-ambientali prodotti, ma anche l’interesse di un altro Comune che vorrebbe entrare nell’Ente. Per questo – ha proseguito Veronico – esaltando il principio della collaborazione istituzionale e per rinvigorire il processo avviato che deve portarci a diventare il parco europeo più attrattivo culturalmente e turisticamente, stiamo lavorando per realizzare una ciclo-via di oltre 700 chilometri e a renderla – anche sulla base delle segnalazioni che riceviamo quotidianamente via social dai numerosi e affezionati sostenitori del parco – visivamente bellissima poiché sarà ripulita da tutti i rifiuti”.


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