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L’innovazione è fare le cose in modo nuovo
17 Dic 2016 12:47

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Il filo che collega le tre interviste di Start Me Up questa settimana è forse quello dell’uso nuovo di concetti già consolidati. È questo che penso ascoltando l’intervista a Michele Bellocchi di Sfreedo. Con la sua idea di mettere in contatto grazie a WhatsApp i negozianti volenterosi di vendere i prodotti prossimi alla scadenza e i possibili acquirenti in zona ha fatto centro. L’insegnamento che è possibile trarvi a mio avviso da questa storia è anche un altro: mettere in pratica per come si può, la propria idea, per capire se vale davvero la pena investirci su. Chiamatela metodologia lean, se volete. A Michele è servita al punto che oggi, dopo poco più di un anno di attività e con una community di 5000 utenti ha deciso – giustamente – di creare una app dedicata a questo servizio.

Il tessile tra tradizione e innovazione

Ma si diceva dell’uso nuovo di concetti consolidati. Il secondo ospite di Start Me Up ci presenta un’iniziativa che in realtà nasce con queste due anime (o come dice lui “spinte”). Mi riferisco all’Arca Textile Lab e l’ospite in questione è Luca Leonardi che lavora per l’incubatore di imprese dell’università di Palermo, il Consorzio Arca appunto. L’Arca Textile Lab è il laboratorio di ricerca dedicato al settore tessile e dell’abbigliamento che è nato nell’ambito di un progetto molto più ampio, che coinvolge 8 paesi europei. Se ascoltate l’intervista vi renderete conto di come il laboratorio debba da un lato mantenere vive le tradizioni tessili siciliane, mentre dall’altra parte deve cercare di innovare il più possibile questo mondo, nei materiali e nei processi di fabbricazione. E, come se non bastasse, tutto ciò deve essere fatto in un’ottica di rete con gli altri Paesi e laboratori europei aderenti al progetto. Io lo trovo molto affascinante.

A scuola si insegna a fare impresa

Infine, l’ultima declinazione di questo concetto di innovazione la ritroviamo anche nel laboratorio di impresa che nascerà all’interno dell’istituto superiore statale “Francesco De Sanctis” di Napoli. Una iniziativa che vede tanti Enti diversi lavorare per un unico scopo. Come dice la referente del progetto Liliana Speranza nel corso dell’intervista, tutti loro si sono posti una sfida per permettere ai ragazzi di canalizzare il loro spirito creativo nella realizzazione di imprese. Tra tutti, mi permetto di citare Nà Startup di Antonio Prigiobbo che, in modo esemplare, cerca sempre di aprire nuovi varchi in qualsiasi ambito, senza sosta. Adesso è il turno delle scuole, un terreno nuovo (almeno andando a memoria) per questa community che ha dimostrato il proprio valore sul campo. Un campo dove spesso l’innovazione sta nel fare le cose in un modo nuovo.

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