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La camorra e quel concerto di Nino D’Angelo a Molfetta
15 Ott 2014 05:48

Avevo 32 anni.

L’allora sindaco Carnicella venne ucciso per aver negato le autorizzazioni a un concerto di Nino D’Angelo che doveva suggellare l’accordo tra la camorra e la criminalità di Molfetta.

Erano anni tremendi i primi anni ’90 per la mia città. La presenza della criminalità era così invasiva che quasi la toccavi con mano.

Il tragico evento fece però scattare una molla.

Migliaia di fazzoletti bianchi cominciarono ad essere appesi alle finestre per raccontare l’indignazione ma anche la voglia di riscatto.

Pochi mesi dopo arrivarono le elezioni.

Il centrosinistra cittadino voleva candidare un vecchio notabile. Ci opponemmo. E noi, che fummo tra gli animatori dei fazzoletti bianchi, chiedemmo le primarie, le prime della storia del centrosinistra italiano.

Sembrava una partita impossibile. Contro tutte le previsioni e i pronostici le vincemmo, per poi vincere anche le amministrative.

32 anni: tanti ne avevo il giorno in cui divenni sindaco di Molfetta.


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