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L’arte di Banksy colpisce ancora. Questa volta nel bagno di casa sua…
16 Apr 2020 20:19

Banksy, l’artista e writer inglese, torna a far parlare di sé. Banksy è un artista anonimo, un writer inglese che ha fatto molto parlare di sé perché considerato uno dei maggiori esponenti della street art. Della sua vera identità restano solo ipotesi. Ma sono proprio l’imprevedibilità e l’ anonimato, i suoi maggiori punti di forza.

Chi è Banksy

Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art (anche nota come post-graffiti e guerrilla art). La sua arte, infatti, trova espressione nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano. I temi espressi dalle sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l’etica. Tempi duri, questi del Covid-19, per chi come Banksy utilizza le città come tele d’arte. Le restrizioni non hanno regole diverse per gli artisti. Eppure anche questa volta Banksy è riuscito a sbalordirci. Non è stato un muro di una città, ad essere colpito dalla mano dell’artista irriverente, ma il bagno di casa.  E lo ha fatto attraverso una fotografia postata sui propri account Instagram e Facebook.

La nuova opera di Bansky

La fotografia accompagnata dalla frase «Mia moglie odia quando lavoro da casa», ci lascia immaginare che quella immortalata nella foto, sia casa sua.  Così facendo ci dona anche ulteriori informazioni sulla sua vita, ossia che è sposato. Ma nessuno può dirlo con certezza.

Bansky foto postata su Facebook

La foto che rappresenta l’opera è un bagno messo letteralmente a soqquadro da una dozzina di roditori che si divertono indisturbati. Nel dettaglio ci sono roditori che corrono su rotoli di carta igienica, si lanciano su tubetti di dentifricio aperto, altri che versano il sapone dai dispenser. Non mancano i ratti che si dondolano sulle cordicelle della luce, quelli che cercano di rimuovere uno specchio, dove vengono riflesse le barre che servono per conteggiare i giorni che scorrono col rossetto della moglie, nonché un roditore che «si serve della toilette», sporcando tutto. I ratti, sempre presenti nelle opere dello street artist di Bristol, sono una chiara metafora, rappresentano gli ultimi, gli emarginati.


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