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Le meraviglie di Pompei aprono a Pasqua
31 Mar 2014 09:59

I rossi cinabro e gli ocra intensi delle pareti, le figure raffinate dei quadretti con gli amori di Marte e Venere nella sontuosa casa di Marco Lucrezio Frontone, il fascino dei grandi animali nel lussureggiante giardino della casa di Romolo e Remo.

Non solo crolli e degrado per Pompei, che con 2 milioni e mezzo di visitatori (2.457.051), in crescita rispetto al 2012, si conferma comunque il tesoro italiano più gettonato dopo il Colosseo. Lo anticipa il ministro della cultura Dario Franceschini, che assicura una svolta di accelerazione per il Grande Progetto di restauri cofinanziato con i 105 milioni Ue.

”Stiamo lavorando, in sinergia con tutte le parti coinvolte, per superare le emergenze e rispettare la scadenza dei tempi richiesti dall’Unione Europea”, sottolinea. E intanto il sito archeologico campano, annuncia Franceschini, si prepara ad incantare il pubblico con la riapertura, per Pasqua, di alcune delle sue dimore piu’ fastose, scrigni di delicate meraviglie che accoglieranno i visitatori già dall’ingresso principale di Porta Marina.

Mentre il sovrintendente Massimo Osanna spiega che si stanno studiando itinerari ‘on demand’ per ogni categoria di turista, dai croceristi mordi e fuggi ai più esigenti in cerca di approfondimenti ed esclusive.

”Stiamo cercando di fare tutto quello che è ragionevole fare e che il grande pubblico si attende da noi, garantendo l’apertura di quello che si può aprire in sicurezza”, sorride il soprintendente. Basta con le transenne e le chiusure a tappeto degli ultimi anni, insomma. Dopo i crolli e le polemiche per il degrado e le troppe domus chiuse ai visitatori, a Pompei si prova a voltare pagina: e se per l’Antiquarium – causa il complesso contenzioso che coinvolge anche l’Avvocatura dello Stato – bisognerà avere ancora un po’ di pazienza, entro l’estate, assicura Osanna, sarà terminato il restauro del celeberrimo Cave Canem, mosaico icona del sito che decora il pavimento d’ingresso della Casa del Poeta Tragico.

Non solo: in tempo per la stagione calda, anticipa Osanna, verrà riaperta la Casa dei Vettii, le cui porte, fra lo sconcerto dei visitatori, sono serrate da undici anni. ”Il restauro della Domus è previsto dal Grande Progetto – ricorda – ma abbiamo comunque deciso di anticipare i tempi e riaprire i cancelli accogliendo il pubblico nei locali non pericolosi, che sono tra l’altro il cuore della dimora, di cui fa parte anche l’atrio con l’affresco del priapo dal grande fallo”.

La novità sono comunque le tre domus che riaprono i cancelli per Pasqua, dalla strepitosa dimora del politico Marco Lucrezio Frontone (”forse la casa più bella di Pompei – dice Osanna – con un ambiente architettonicamente complesso e pitture di straordinaria qualità”) a quella di Trittolemo o quella Romolo e Remo con le pitture di animali grigi e porpora che adornano il lussureggiante giardino.

Tutte dimore caratterizzate da pitture parietali interessantissime e ambienti in pratica mai visti, chiusi al pubblico da tempo immemorabile (in esclusiva sul sito online ANSA il tour virtuale tra le più belle). In campo da poche settimane, il neo soprintendente Osanna cerca di recuperare il tempo perduto puntando al coinvolgimento del personale, dai custodi ai funzionari, fino ai più giovani architetti e archeologi arrivati con le assunzioni dello scorso anno.

”Puntiamo a riorganizzare il lavoro, distribuendo responsabilità e impegni”, dice. In attesa che si riesca a porre riparo alla cronica carenza di personale, si prova a supplire con alchimie di organizzazione. ”L’idea – spiega – è di garantire aperture ad orari delle domus più importanti in modo che il turista, debitamente informato da un tabellone all’ingresso, si possa costruire la propria giornata di visita e il proprio itinerario modulandolo sulle sue curiosità e sul tempo che ha disposizione”.

Nella delicatissima casa di Frontone, che è tra le più interessanti anche per l’ottimo stato di conservazione e riesce veramente a far rivivere l’atmosfera dell’epoca di età imperiale in cui l’aveva fatta costruire il suo facoltoso proprietario, l’estrema fragilità degli ambienti decorati richiede cautele particolari. Anche per questo, avverte Osanna, l’ingresso dovrà comunque essere contingentato.


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