';

Nudisti nella Città dei Templi, l’idea di “Fareambiente”
28 Gen 2014 06:38

Una spiaggia per nudisti a pagamento, ben delimitata e chiusa, nell’arenile retrostante la fascia pinetata di Capaccio per creare un nuovo tipo di turismo e salvare l’area dal degrado”. Si tratta della proposta choc del professor Vincenzo Pepe, presidente di Fareambiente – Movimento ecologista europeo.

L’intenzione è quella di istituire spiagge per nudisti, in quei tratti di costa degradati e abbandonati, al fine di rilanciare il turismo e recuperare nel contempo aree attualmente lasciate all’incuria. Si avrebbe così un incremento di visitatori, una riqualificazione ambientale, ma anche un importante rientro economico per l’intera Città.

L’idea l’ho lanciata persino nel mio paese di origine, Capaccio (Salerno) – continua Pepe – dove vedendo il tratto di spiaggia compreso tra la Laura di Capaccio e la Foce Sele, una striscia di sabbia lunga quasi un chilometro in cui il degrado regna sovrano, mi sono chiesto cosa abbiano meno di noi  posti come Mykonos in Grecia o altre mete del turismo”.

Un modo originale per attirare un turismo di cultura, lontani dal bigottismo o da superate e retrogradi oscurantismi”.

La zona compresa tra la Laura di Capaccio e Foce Sele è caratterizzata, ormai da tempo, da un degrado spaventoso, sul tratto di costa si svolgono, già quotidianamente e a tutte le ore del giorno e della notte, incontri sessuali; ci sono alberi, arbusti, dune e mare in condizioni non proprio ottimali dove insistono capanne e vere e proprie palafitte da terzo mondo.

La zona – afferma ancora Pepe – è stata proprio rimossa dai capaccesi e non solo, è come se non esistesse. Considerando che il comune di Capaccio ha il problema di una pianificazione da qui a dieci anni di aumentare il turismo, portandolo da 200mila a 300mila persone, mi chiedo perché non affidare la gestione dell’area ad un privato illuminato, ad esempio circa un chilometro, affinché riqualifichi il verde e tutto il contesto generale, l’abbellisca per poi farvi sorgere una spiaggia per nudisti. È inutile scandalizzarsi, visto che in quell’area oggi, e da diverso tempo, ci fanno di peggio. Voliamo alto culturalmente, mettendo da parte una mentalità bigotta, facendola diventare la Mykonos del Cilento, in quanto per creare nuovo turismo non ci si può limitare all’ordinaria amministrazione. Così facendo – conclude – attireremmo un turismo internazionale, che creerebbe un grande indotto a livello occupazionale e porterebbe nelle nostre zone almeno centomila turisti in più”. La proposta ha raccolto l’interesse della Pro Loco Silarus e verrà presentata nel corso di un incontro pubblico programmato per la prossima primavera.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento