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Povero Salvini, chissà quale sarà il suo trauma
02 Lug 2014 06:52

Le parole sono pietre. E in alcuni casi peggio. Il cinismo di estrema impudicizia e volgarità che Salvini ha ostentato nelle parole e nei pensieri, fa emergere una domanda spontanea: quale trauma dev’essere accaduto nella sua vita per aver così irrimediabilmente seppellito, sotto detriti tossici, il tratto universale e profondo della nostra umanità che chiamiamo pietà?

Cosa deve aver devastato gli ingranaggi del suo mondo interiore fino a impedirgli di avvertire il sentimento intimo che ci spinge spontaneamente verso gli altri, il “soffrire con”, quello che chiamiamo “com-passione”?

L’empietà (nel senso letterale della mancanza di pietà) del suo discorso peraltro pubblico è una ferita difficile da risarcire. Difficile far finta di nulla.


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