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Nasce in Puglia il Real Mezzanone Football Club, la squadra della convivenza fra culture
03 Giu 2017 09:05

Il logo del club

A Borgo Mezzanone, in Puglia, provincia di Foggia, è nata il Real Mezzanone Football Club, la squadra interculturale locale.

La rosa, infatti, è formata da 14 ragazzi, 8 italiani e 6 di altre nazionalità, tutti di età compresa fra i 12 e i 18 anni, allenati da un giovane ghanese.

L’iniziativa è promossa e supportata dalla Parrocchia di Borgo Mezzanone, APS Auxulium, dai tre Lions Club di Foggia (Giordano, Arpi e Host), avvocati della Camera Minorile di Capitanata, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e privati che hanno aderito all’idea.

Scopo dichiarato è coltivare la speranza della convivenza possibile fra culture diverse.

La nascita ufficiale della squadra avverrà mercoledì 7 giugno, alle 10, quando l’iniziativa e la squadra saranno presentati al Chiostro della Parrocchia di Borgo Mezzanone.

Come si legge su Foggia Today, la squadra ha già un nome e grazie a una raccolta fondi, possiede anche la divisa completa (maglie, pantaloncini, calzettoni, borsoni), i palloni, le scarpe da calcio e tutto quanto è necessario per allenarsi e giocare.

Gli organizzatori dell’iniziativa hanno spiegato: “Noi abbiamo una visione e un’ambizione: vogliamo che questa borgata, così ricca di storia, diventi un luogo ricco anche di futuro, e un posto nel quale vivere il presente in serenità e armonia, qualcosa che va oltre il concetto di sicurezza. Un futuro che abbiamo l’ambizione di rendere migliore, più felice e più giusto, con il contributo di tutti: degli italiani e dei nuovi cittadini della borgata. Quando parliamo di ‘contributo di tutti’, vogliamo dire che i problemi e le contraddizioni di Borgo Mezzanone, così come i suoi punti di forza, non sono questioni che riguardano solamente le istituzioni e le forze dell’ordine. Siamo noi, sono le persone che abitano la borgata a dover assumere un ruolo attivo e da protagonisti nella rinascita di Borgo Mezzanone. Crediamo che questa squadra sia un modo di coltivare la speranza”.


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