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Tavolo di lavoro per una criticità della Basilicata
29 Mag 2016 08:35

L’avvio, venerdì mattina, del tavolo permanente di lavoro sull’emergenza Val D’Agri e un appello a fare squadra, a lavorare unitariamente per il bene della Basilicata, in quella che si preannuncia come una fase difficilissima per la vita della Regione.

Una riunione resasi necessaria dopo la sospensione delle attività estrattive in quell’area legate alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Centro Oli dell’Eni. E che apre da oggi una interlocuzione istituzionale con i Sindaci dell’area della Val D’Agri e con le articolazioni dello Stato, in particolare con gli Uffici Inps, tanto sui temi della salvaguardia ambientale, con un rafforzamento degli organismi regionali deputati al controllo (Arpab), quanto sull’emergenza sociale che coinvolge direttamente migliaia di lavoratori, oltre che centinaia di imprenditori operanti sia nell’indotto Eni che nei settori della ristorazione e della ricettività alberghiera.

Spero che già nella prossima settima posa tenersi l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare, attraverso l’apertura di un appositivo “tavolo di crisi”, alla presenza di Eni e Shell, le questioni poste sul tappeto dall’inchiesta giudiziaria. In quella sede, insieme alle parti sindacali e datoriali, avanzeranno due richieste: riprendere subito, da un lato, la produzione, utilizzando accorgimenti tecnici alternativi e ambientalmente sostenibili e predisporre, dall’altro, nelle more che ciò accada, un piano straordinario di ammortizzatori sociali che consenta di superare la fase dell’emergenza occupazionale.

Ho poi ricordato, alla presenza dei segretari generali di Cgil-Cisl-Uil, del Presidente di Confindustria e dei vertici del cartello “Pensiamo Basilicata“, che nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che consentirà, a seguito di specifica intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, di utilizzare i 143 milioni rivenienti dalla ex carta carburanti, sia per azioni di sostegno al reddito, sia per attività di sviluppo economico e coesione sociale.


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