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#Catania sperimenta il #futuro, con le #rinnovabili
25 Set 2015 07:12

A Catania si sperimenta il futuro delle energie rinnovabili. E lo si fa grazie ad Enel Green Power che, non molto distante dalla sua fabbrica di pannelli solari (la 3Sun), ha deciso di installare un impianto fotovoltaico collegato a degli accumulatori e quindi alla rete elettrica.

Saranno proprio gli accumulatori (simili a delle batterie che si trovano in tutti i telefonini, solo molto più potenti e capaci) gli elementi sui quali si concentreranno gli investimenti e le risorse delle utilities elettriche e di chi si occupa di energia rinnovabile.

Ne è convinto Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel Green Power, che a Catania ha spiegato come “gli accumulatori tra tre o quattro anni potranno diventare parte del nostro business”.

Ma quale è il ruolo di queste batterie nel sistema? La rete elettrica ha bisogno di una tensione costante che le energie rinnovabili non possono garantire dal momento che dipendono dai fattori naturali (vento, sole, gas). La scommessa è dunque, sulla capacità di accumulare questa energia e cederla alla rete solo quando serve. Ma per farlo servono degli energy storage capaci e che durino nel tempo.

L’impianto di Catania ha un sistema di accumulo di taglia 1MW/2MWh (grande quanto un container, circa) ed è collegato a Catania1, l’impianto fotovoltaico da 10MW sempre di proprietà di Egp. Gli accumulatori utilizzano la tecnologia Durathon “sodium-metal halide” sviluppata da General Electric, con cui Egp ha sottoscritto una partnership tecnologica.

Oltre all’impianto di Catania è in fase avanzata di realizzazione un secondo impianto, in Basilicata, a Potenza Pietragalla. Un impianto eolico da 18MW equipaggiato con batterie Samsung al litio da 2MW/2MWh.

In un futuro neanche troppo lontano, infine, queste batterie potrebbero essere anche ospitate in casa rendendo le abitazioni sempre più indipendenti dalle reti tradizionali. Una sperimentazione in tal senso è stata portata avanti da Egp in Chile dove ha installato un sistema simile in un paesino isolato di circa 150 abitanti a quasi 4 mila metri di altezza.

Il villaggio era alimentato prima da un motore a gasolio mentre adesso il fabbisogno è soddisfatto da un impianto misto (fotovoltaico ed eolico) la cui energia viene immagazzinata in una batteria e con il vecchio motore diesel ad entrare in funzione solo in casi di emergenza.


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