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Il vino più vecchio d’Italia ha quasi 6000 anni
28 Ago 2017 06:30

Rinvenuto in una grotta vicino Agrigento, anticipa la produzione di vino in Italia di almeno 2000 anni.

Un ritrovamento tanto fortuito quanto eccezionale quello effettuato in una grotta vicino Agrigento da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’archeologo Davide Tanasi dell’Università della Florida Meridionale.

In una giara risalente all’età del rame è stato individuato quello che potenzialmente potrebbe essere il vino più antico d’Italia risalente a quasi 6.000 anni.

hanno preso parte al ritrovamento anche il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Università di Catania e gli esperti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.

Finora si credeva che la viticoltura in Italia risalisse all’età del bronzo, da qui l’importanza di questa scoperta che anticipa la produzione di vino in Italia di almeno 2000 anni.

A confermarlo le analisi effettuate sui campioni rinvenuti il cui esito è stato pubblicato anche sul Microchemical Journal: sono stati analizzati i residui chimici rimasti su una giara trovata in una grotta del Monte Kronio risalente agli inizi del IV millennio avanti Cristo. La terracotta, non smaltata, ha conservato tracce di acido tartarico e del suo sale di sodio, sostanze che si trovano naturalmente negli acini d’uva e nel processo di vinificazione.


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