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La cattura di Zagaria in “Sotto Copertura 2”. Intervista a Francesco Arlanch
16 Ott 2017 06:30

A partire da questa sera vedremo in prima serata la seconda stagione di “Sotto Copertura”. Se la prima stagione era terminata con la cattura di  Antonio Iovine, queste nuove puntate saranno incentrate sulla cattura del boss Michele Zagaria (magistralmente interpretato da Alessandro Preziosi), boss appartenente al clan dei Casalesi. Zagaria, dopo una lunghissima latitanza, fu arrestato nel 2011. La fiction, firmata dalla penna del bravissimo Francesco Arlanch, il quale gentilmente ci ha rilasciato quest’intervista, racconterà proprio, fase per fase, il lavoro del capo della squadra mobile di Napoli Michele Romano ispirato a un poliziotto realmente esistito, Vittorio Pisani che era proprio il capo della squadra mobile di Napoli al tempo dell’arresto del malavitoso.

Dopo una prima stagione, arriva “Sotto copertura 2”. Per quali motivi hai deciso di firmare questa seconda stagione?

C’era un’altra bellissima storia da raccontare. E, per di più, una storia vera. Vittorio Pisani – il commissario a cui è ispirato il protagonista della nostra serie – un anno dopo aver catturato il boss Antonio Iovine (vicenda che raccontiamo nella prima stagione), aveva infatti catturato l’altro boss al vertice della camorra casalese, Michele Zagaria. E lo aveva fatto attraverso un’indagine ancora più complessa e avvincente.

Quali sono le differenze che ci sono tra la prima e la seconda stagione?

Dopo il successo della prima stagione, i produttori (Rai Fiction e Lux Vide) hanno deciso di dare un’impronta più “seriale” al progetto. Dalla struttura di classica miniserie all’italiana della prima stagione (due episodi di 100 minuti), siamo passati alla struttura di una vera e propria serie contemporanea (otto episodi da 50 minuti). Il DNA è rimasto uguale: la storia di una squadra che, in un gioco a scacchi con un boss latitante, riesce a portare a termine la missione. Ma, in questo caso, il gioco si farà molto più duro: coinvolgerà più a fondo i membri della squadra e anche il commissario subirà dei colpi inaspettati.

Le due new entry sono Alessandro Preziosi e Bianca Guaccero. Ci potresti accennare chi interpretano?

Alessandro Preziosi interpreta magnificamente Michele Zagaria, uomo spietato, ma pieno di contraddizioni. Una sorta di re oscuro, posseduto da demoni violenti. Bianca Guaccero interpreta invece, con grande intensità, la madre di famiglia, rispettabile e sotto ricatto, che ha ospitato Zagaria in un bunker sotto casa propria.

In questa miniserie, ci racconterete l’arresto di Michele Zagaria. In che modo condurrete lo spettatore in questa sorta di “viaggio” al fianco della polizia?

Abbiamo avuto il privilegio di avere come consulenti i veri agenti della squadra di Vittorio Pisani che, con anni di lavoro e sacrifici, sono riusciti ad assicurare alla giustizia uno dei più pericolosi latitanti d’Italia. Grazie al loro aiuto e ai loro racconti abbiamo potuto raccontare come si è davvero svolta l’indagine. E, come sempre, la realtà supera la fantasia più ardita.

Il 7 dicembre 2011 viene arrestato il capo del clan dei Casalesi, trovato in un bunker sotterraneo.  Il suo arresto cosa ha rappresentato per te? E per gli Italiani?

Ha rappresentato la dimostrazione che lo Stato può vincere anche le sfide più difficili, perché, come diceva Falcone, la mafia è un fenomeno umano e ai fenomeni umani si può mettere fine.

Ancora una volta un poliziesco per raccontare la vittoria dello Stato sulla mafia. Come vedi il poliziesco in tv?

E’ uno dei generi più richiesti dal mercato internazionale, se non addirittura il più richiesto. La particolarità di “Sotto copertura” è che racconta una storia vera, mettendo in scena dinamiche umane e sociali che vanno al di là della semplice storia di soluzione di un caso di criminalità. Ci muoviamo in un territorio analogo a quello di “Narcos”, la serie prodotta da Netflix sulla caccia a Pablo Escobar. Quella e la nostra sono serie tv in cui una storia poliziesca diventa l’occasione di raccontare una vicenda umana a suo modo tragicamente grandiosa e un pezzo di storia significativo per una comunità e un intero Stato.

Cosa vorresti arrivasse al pubblico di “Sotto copertura 2”?

Speranza. Nella serie, una delle linee narrative principali è la storia di Nicola (interpretato da un bravissimo esordiente: Erasmo Genzini), un giovane che considera Zagaria come un padre. Episodio dopo episodio, Nicola apre gli occhi su una verità che aveva sempre accantonato. E, alla fine, prende una decisione dolorosa, ma eroica. Ecco, il suo personaggio – come quello di Emilio nella prima stagione – può trasmettere quella nota di fiducia che è preziosa quando si affrontano storie come questa. 


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