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Le Tremiti abbandonate all’incuria e al degrado. Investiti 20 milioni di euro grazie al “Piano Stralcio Cultura e Turismo”
08 Set 2017 06:30

Riqualificare le Tremiti, abbandonate all’incuria e al degrado, questo l’impegno congiunto del primo cittadino, Antonio Fentini e del ministero dei Beni Culturali, grazie ai venti milioni di euro di fondi eccezionali previsti dal Piano Stralcio Cultura e Turismo”.

Con questi soldi, si spera che le Tremiti tornino al loro antico splendore. Poco meno di 500 residenti e decine di migliaia di turisti nel periodo estivo, in questo ambiente che tra l’altro è anche l’habitat delle rarissime diomedee.

Un intervento strategico“, dunque, riferisce Dario Franceschini che vedrà 9 dei 20 milioni destinati alle opere sull’area portuale, per consentire alle navi l’approdo in sicurezza anche in condizioni di mare mosso. Ma è soprattutto la millenaria abbazia benedettina a necessitare di urgenti ristrutturazioni: quasi 11 milioni saranno destinati alla messa in sicurezza e al restauro del complesso monumentale oggi abbandonato a se stesso.

L’imponente e maestosa fortezza, arroccata sull’isolotto di San Nicola, è infatti da anni in totale stato di abbandono. I turisti, una volta raggiunta la struttura spesso sono “costretti” a imbattersi in stendini e panni esposti al sole, di proprietà delle famiglie residenti; all’interno del monastero benedettino, poi, si trovano abbandonati e ammucchiati alla rinfusa documenti riservati del Comune, registri probabilmente di passate elezioni provinciali.

All’interno della chiesa, “nella seconda cappella laterale sulla sinistra si staccano intonaci e calcinacci, due croci sono appoggiate una all’altra al muro in fondo, una tendina sporca e sgualcita copre l’urna reliquiaria vuota alle spalle dell’altare sul quale poggia traballante una statuetta della Madonna”.

Non solo le strutture e i monumenti sono vittime dell’incuria, anche le pochissime spiagge, “veri immondezzai” a cielo aperto, come ad esempio Cala Sorrentino e soprattutto Cala dei Turchi.

Non è certo facile amministrare le Isole Tremiti – fa sapere il sindaco – proprio perché sono in troppi a doversi occupare della gestione e come spesso accade non è chiaro chi deve fare che cosa. L’Abbazia-Fortezza, per fare un esempio, era del Demanio, ora è del Comune, ma non è di competenza del Mibact. A chi tocca dunque la manutenzione? Ora finalmente è intervenuto il Mibact con un finanziamento ad hoc, ma perché tutto questo ritardo? Il rimpallo di responsabilità si insegue da anni e il risultato che ne consegue è sotto gli occhi di tutti”.


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