';

Resto al Sud, via agli incentivi: “Ma non è un click day”
15 Gen 2018 11:27

Parte “Resto al Sud”, l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani under 36 residenti nelle 8 regioni del Mezzogiorno. A partire dalle 12.00 di lunedì 15 gennaio 2018, infatti, gli aspiranti imprenditori potranno presentare domanda sul sito di Invitalia per chiedere le agevolazioni.

Resto al Sud è promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, è gestito da Invitalia ed ha una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro. La domanda si presenta esclusivamente on line sul sito di Invitalia.

Domande, ma (relativamente) senza fretta. “Vorrei ricordare ai giovani che presenteranno le richieste – spiega Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia – che il 15 gennaio non ci sarà alcun click day, non sono previste né scadenze né graduatorie. Esamineremo tutte le proposte seguendo rigorosamente l’ordine cronologico e finanzieremo solo quelle in regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di impresa valido e sostenibile. Il tutto in maniera trasparente e con procedure completamente digitalizzate. La dotazione finanziaria particolarmente ampia – ha concluso Arcuri – ci consentirà di sostenere un numero molto elevato di nuove imprese”.

Resto al Sud si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive, che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni. Possono presentare la domanda singoli giovani o gruppi di giovani che, successivamente alla data del 21 giugno 2017, si sono costituiti o si costituiranno rispettivamente in ditte individuali o società, anche cooperative.

E’ possibile avviare attività imprenditoriali in tutti i settori, ad eccezione delle libere professioni e del commercio. Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di più richiedenti (già costituiti in società o prossimi alla costituzione). I finanziamenti potranno servire per interventi su beni immobili, per l’acquisto di macchinari e attrezzature oppure di programmi e servizi informatici, per coprire le spese di avvio delle attività, ma non la progettazione, le consulenze o il costo del personale. Consulenza e assistenza saranno offerte gratuitamente da enti accreditati presso Invitalia.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento