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Vogliamo sapere perché un condannato per omicidio è libero
03 Apr 2015 06:34

Al Ministro della giustizia, atto di sindacato ispettivo.

Premesso che:

il 7 aprile 2013 ad Aversa (Caserta), a seguito di una rissa all’esterno di un bar rimase ucciso un ragazzo di 14 anni, Emanuele Di Caterino, che si trovava all’esterno dell’esercizio;

nell’immediatezza fu identificato e arrestato l’assassino, Agostino Veneziano, all’epoca dei fatti minorenne;

Veneziano fu processato, con il rito abbreviato, il 28 gennaio 2014, e condannato a 15 anni di reclusione;

la prima udienza presso la Corte di assise di appello di Napoli era stata originariamente fissata per il mese di ottobre 2014 e successivamente rinviata a febbraio 2015, poi a marzo 2015 e infine a ottobre 2015;

nelle more, sono decorsi i termini della custodia cautelare e, per questa ragione, Veneziano è stato scarcerato e ha fatto ritorno nel suo paese di residenza, San Cipriano d’Aversa, che è lo stesso in cui vive la famiglia della giovane vittima,

considerato che:

l’udienza d’appello è stata fissata oltre i termini previsti dalla legge che regola il processo minorile;

il processo, nonostante lo stato di detenzione dell’imputato, è stato ulteriormente rinviato fino ad arrivare, come già rilevato, alla scarcerazione per decorrenza dei termini massimi della custodia cautelare,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda attivare le procedure ispettive presso la Corte di appello di Napoli, anche in relazione all’omessa celebrazione del processo e del rinvio dello stesso a così tanta distanza dalla sentenza di primo grado.


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