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Omaggio alla Napoli capitale, l’ensemble del teatro San Carlo suonerà nei palazzi
16 Gen 2014 06:50

Accompagnati dal piano, clavicembalo e viola da gamba, sedici straordinari interpreti, diretti dal maestro Giancarlo Amorelli, si sono esibiti, presentando al pubblico un ricco programma tratto dall’immenso patrimonio della musica, sacra e profana, della tradizione napoletana.

È la prima volta che l’ensemble vocale “Musincanto del Teatro San Carlo di Napoli esce di scena dal Massimo partenopeo, e si esibisce nella suggestiva cornice della Fonderia Righetti di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (Na).

Ideatori ed organizzatori dell’evento Libera D’Angelo e Francesco Menna dell’associazione “Il Circolo Massimo, in collaborazione con la Confartigianato Napoli.

Stiamo programmando un ciclo di concerti nelle chiese e palazzi napoletani alla riscoperta di tanti meravigliosi temi musicali a partire dal ‘500 in poi  – rende noto Menna, vicepresidente dell’associazione – Nessun’altra città al mondo può vantare una simile tradizione musicale che parte da lontano per arrivare ancora intatta fino ai giorni nostri, pur in forme ed espressioni in sintonia con i tempi. Nessuna città – aggiunge – ha un repertorio così variegato e composito, tanto che – ricorda – ciascuna chiesa commissionava al compositore di turno, pezzi propri da eseguire in occasione delle ricorrenze e festività. Tale ricchezza non può rimanere confinata a pochi appassionati, ma deve diventare un altro dei punti di forza per il rilancio culturale ed economico del nostro territorio”.

L’evento, sostenuto dalla Camera di Commercio di Napoli, si inserisce nell’ambito di un’ampia strategia di valorizzazione  del tessuto imprenditoriale, dell’arte e della cultura del territorio partenopeo che vedrà in futuro la programmazione di concerti di musica classica in luoghi diversi dai teatri.

Un progetto dal titolo “Napoli: artigianato, arte, cultura ed….. innovazione”, che non si limiterà solo a concerti itineranti nelle chiese e nei palazzi d’epoca.

Il successo di Musincanto’ fa allungare i nostri orizzonti – afferma l’organizzatrice Libera D’Angelo  – tra i nostri obbiettivi ci sarà anche quello di portare  lo straordinario fascino della musica classica nelle scuole per farla conoscere ai più giovani”.

La ferma convinzione, secondo Enrico Inferrera presidente  di Confartigianato:  “è quella che il vero sviluppo trova senso e valore in tutte le espressioni della cultura di un popolo, all’interno delle quali la nostra grande musica rappresenta un ‘unicum’ da cui tutto il mondo, a piene mani, ha attinto e continua, tutt’oggi, ad attingere. Il nostro obiettivo è dar spazio e valorizzare il talento del tessuto imprenditoriale, artistico e culturale del territorio campano”.

Proprio per questo, il coro guidato dal maestro Giancarlo Amorelli si è cimentato in pezzi che hanno reso e rendono grande la tradizione musicale partenopea, partendo dall’inno delle Due Sicilie di Paisiello.

La scelta – spiega il Maestro – non vuole essere filo-borbonica, ma rendere omaggio ad una parte di storia nostrana che racconta le vicende di una Napoli capitale. Quando si parla di Firenze o Ferrara – continua Amorelli – subito si pensa ai Medici o agli Este, esaltando un patrimonio che invece, noi lasciamo andare troppo facilmente. Non vogliamo omaggiare i ‘Borboni – barboni’, ma una famiglia che ha donato tantissimo al patrimonio culturale, non solo napoletano, ma mondiale”.


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