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Tre giovani in Puglia inventano l’ecofesta
27 Mag 2014 08:38

Aumentare la raccolta differenziata, ridurre i rifiuti, i costi e le emissioni, ma al tempo stesso sensibilizzare visitatori e cittadini e aumentare la qualità della pratica turistica attraverso l’organizzazione di percorsi escursionistici responsabili.

Tutto questo grazie anche all’utilizzo di stoviglie biodegradabili, gruppi d’acquisto solidali, alla riduzione degli imballaggi con l’utilizzo di grandi formati e distribuzione alla spina, o alla presenza di un sistema di raccolta differenziata attraverso isole ecologiche e operatori formati, produzione di compost, informazione e sensibilizzazione rivolta ai fruitori, azioni di riduzione di impatto ambientale (trasporti, energia…) e alimenti biologici o a km zero.

È a quanto punta il marchio “ecofesta Puglia, cuore pulsante del progetto “La tradizione fa eco – modello di sostenibilità per innovare la tradizione e rivoluzionare gli eventi pugliesi“.

L’idea è di Roberto Paladini, Ilaria CalòLoreta Ragone, tre giovani pugliesi vincitori del progetto di Innovazione Sociale del Miur, finanziato dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 per le quattro regioni dell’obiettivo Convergenza a valere sull’Asse II –”Sostegno all’Innovazione” – Obiettivo Operativo 4.2.1.3. “Azioni Integrate per lo sviluppo sostenibile e la diffusione della società dell’informazione“.

Il logo ecofesta Puglia – spiegano – viene concesso alle singole manifestazioni enogastronomiche, ricreative, sportive, culturali, di animazione sociale, musicali, che rispettano i criteri di valutazione definiti dal Regolamento ‘ecofesta Puglia’. Possono richiedere il marchio le manifestazioni realizzate in Puglia“. Il marchio volontario, dunque, trasforma un evento (sagra, concerto, manifestazione) in una festa attenta all’ambiente, in una parola in una eco-festa nella quale sensibilizzare i fruitori e tutti coloro che sono collegati all’evento; vuole aiutare tutti gli organizzatori a promuovere azioni per la riduzione dei rifiuti e quindi disciplinare una gestione corretta e sostenibile degli stessi, in quanto i rifiuti possono e devono essere considerati delle vere e proprie risorse.


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