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Psr Basilicata, misura insediamento giovani: 223 domande ammesse

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Insediamento dei giovani in agricoltura in Basilicata, 223 le domande ammesse a finanziamento. Infatti, la determinazione n. 485 (15 giugno 2022) – a firma dell’Autorità di Gestione PSR Basilicata e Politiche di Sviluppo Agricolo e Rurale Vittorio Restaino – contenente l’approvazione degli elenchi graduatoria Misura 6 – Sottomisura 6.1 “Aiuto all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori” è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 26 SPECIALE del 16 giugno 2022.

Dotazione finanziaria di 15 milioni

Il provvedimento – spiega l’Autorità di gestione Psr Basilicata 2014-2022, Restaino – ha una dotazione finanziaria complessiva di 15milioni di euro ed è finalizzato a favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura, di età compresa tra i 18 e i 41 anni. Nello specifico questi gli obiettivi:

  • sostenere l’accesso dell’imprenditoria giovanile in agricoltura anche al fine di creare imprese innovative ed orientate verso lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi sbocchi commerciali;
  • mantenere e consolidare il tessuto socio-economico nelle zone rurali per garantire l’operatività di aziende vitali e produttive in costanza di esercizio dell’attività agricola;
  • garantire un ricambio generazionale funzionale al rinnovato quadro di riferimento economico e sociale dell’agricoltura e al ruolo che questa deve assumere nella società.

Contributo forfettario di 70 mila euro

Le domande di sostegno rilasciate sulla piattaforma SIAN sono state 314, di cui 223 ammesse e finanziabili, con un contributo forfettario di 70mila euro per le aziende ricadenti in aree montane e di 60mila euro per quelle ricadenti in aree diverse.

Ricambio generazionale

“L’ingresso di altre centinaia di giovani nell’imprenditoria agricola regionale – commenta l’assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari, Francesco Cupparo – è l’elemento più significativo per accrescere il ricambio generazionale che è uno dei presupposti per migliorare la competitività del settore agricolo nel medio periodo e per realizzare una produzione alimentare sostenibile. I valori medi nell’UE indicano che la maggior parte degli agricoltori (56%) ha un’età superiore a 55 anni, circa il 30% ha superato l’età pensionabile e meno del 6% è sotto i 35 anni. Dati che – aggiunge Cupparo – sono ancora più negativi in Basilicata e al Sud dove i giovani che non hanno aziende, terreni, proprietà immobiliari rurali di famiglia, hanno maggiori difficoltà ad intraprendere la strada dell’autoimprenditoria. I nuovi operatori del settore agricolo sono invece innovatori e sono più propensi a impegnarsi nella diversificazione, proponendo nuovi prodotti e servizi. Tre gli ostacoli più significativi per la realizzazione delle loro ambizioni: l’accesso al suolo, l’accesso ai finanziamenti e l’accesso alla formazione e alle conoscenze. Di qui l’impegno a facilitare l’ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati e il ricambio generazionale nel settore. La politica per lo sviluppo rurale non si limita a favorire l’insediamento di giovani agricoltori e nuovi operatori nel settore agricolo, ma sostiene attivamente i giovani imprenditori in numerosi settori dell’economia. L’obiettivo più generale della politica, vale a dire il rafforzamento del tessuto socioeconomico – afferma l’assessore – sta inoltre contribuendo ad accrescere l’attrattiva delle aree rurali come luoghi per vivere e lavorare, soprattutto tra i più giovani. Ulteriore attenzione ai giovani – conclude Cupparo – è stata riservata anche attraverso il Bando sottomisura 4.1, attualmente in vigore, che prevede la possibilità di contributo al 70%, anziché del 50%, del totale di investimenti, riservata ai giovani che hanno avviato la loro attività nei 5 anni (in precedenza erano previsti 4 anni) nel rispetto dei contenuti del Piano di Sviluppo Rurale”.

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Redazione