“I portatori delle statue partecipino alla catechesi e evitino danze e giravolte”. Queste le dure parole proferite da Luigi Moretti, arcivescovo di Salerno, riferendosi al modo in cui le feste patronali vengono organizzate. “Mi spiace constatare che molte delle funzioni religiose abbiano perso il loro spirito originario”.
Dopo le polemiche di settembre, in occasione della festa di San Matteo, patrono di Salerno, durante la quale la guida della Curia cercò di “preservare” i riti tradizionali della processione, dalle varie “contaminazioni”, il vescovo ha ritenuto opportuno porre dei paletti: “la processione non duri più di due ore e mezzo; non vi siano sagre in occasioni delle feste patronali”, ha precisato.
Intanto, con l’auspicio che ci sia presto un ritorno alle tradizioni, ha convocato una conferenza stampa allo scopo di chiarire e far meglio comprendere le sue motivazioni.