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Un codice etico per la mozzarella di bufala

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Managment e vertici completamente rinnovati, l’introduzione di un rigido codice etico e l’espulsione per chi leda l’immagine del prodotto: sono queste le armi che il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha messo in campo per difendere e tutelare uno dei prodotti simbolo del Made in Italy, la mozzarella.

A fare il punto sulla strada intrapresa dal Consorzio di tutela per garantire la trasparenza di tutta la filiera produttiva, partendo dall’alimentazione della bufala sino alla corretta conservazione del prodotto nella grande distribuzione, è stato Antonio Lucisano, direttore del Consorzio, in occasione della conferenza stampa indetta per rispondere ai recenti attacchi, anche a mezzo stampa, che hanno riguardato il comparto produttivo. “Trasparenza, legalità e collaborazione sono i cardini su cui si incentra l’azione del Consorzio”, ha detto Lucisano.

Il Codice Etico recentemente introdotto impone restrizioni severe a quanti, d’ora in avanti, vorranno far parte del Consorzio”. “Non si può – ha aggiunto Domenico Raimondo, presidente del consorzio – continuare a gettare fango su un settore che dà lavoro a circa 15 mila addetti. Siamo pronti a tutelare, in tutte le sedi, l’immagine di questo comparto, fatto di persone oneste e laboriose. Il nostro – ha concluso – è un lavoro programmatico, svolto nell’ottica di obiettivi importanti, tra i quali la tracciabilità assoluta del prodotto”.

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