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RestArt a Palermo, riapre anche il Museo della Specola dopo 5 anni

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  • Ancora un weekend con i monumenti aperti di notte a Palermo
  • Visite ma anche iniziative speciali
  • Ecco il programma di questo fine settimana

Continuano le visite organizzate da Restart, il festival di ultima generazione che apre in notturna alcuni tra i siti più suggestivi della città. Tutto esaurito per il secondo turno delle visite organizzate venerdì 23 luglio a palazzo Gangi mentre sono ancora pochi i posti disponibili per il percorso speciale guidato dagli storici dell’arte a Palazzo Butera e per “I cinque minuti” da soli con un’opera a scelta tra le meravigliose tele custodite a Palazzo Abatellis.
Tutte le visite dovranno essere prenotate su: www.restartpalermo.it.

Palazzo Alliata di Villafranca

Venerdi 23 luglio visite guidate e teatralizzate a PALAZZO ALLIATA DI VILLAFRANCA (piazza Bologni, 20) alle 19.30 – (biglietto 10 euro) una delle dimore storiche più suggestive della città. L’evento sarà caratterizzato dal racconto teatralizzato “van Dyck e la peste del 1624” incentrato sulla figura del pittore Antoon van Dyck che soggiornò a Palermo nel 1624, anno della grande peste e del miracolo di Santa Rosalia. Le guide del Palazzo racconteranno ai visitatori il concitato evolversi delle vicende che portarono l’artista fiammingo a dipingere la tela custodita nel Palazzo e cosa si cela dietro a ogni suo dettaglio.

Palazzo Alliata di Villafranca: Dal grande scalone in marmo rosso, si giunge agli alloggi (un tempo ad uso esclusivo dei principi) destinati a ospitare il nucleo familiare del proprietario, il primogenito e i figli cadetti con le loro famiglie e gli ospiti. Il piano nobile, con gli enormi spazi dedicati alle sale di rappresentanza e la spettacolare “enfilade” di saloni lungo il fronte principale del palazzo, dove si possono ammirare gli ambienti sontuosamente decorati e arredati (riservati alla vita ufficiale della famiglia) con mobili pregiati, suppellettili, quadri, statue, armi, armature e preziose collezioni d’arte arrivate ai nostri giorni pressoché intatti (notevole la pinacoteca che ancora oggi conserva opere di grandi artisti fra i quali Mattia Stomer e Anton Van Dyck). (da: https://www.palermoviva.it/palazzo-villafranca/)
Venerdì 23 e sabato 24 luglio sarà aperta alle 19.30, anche la PALAZZINA CINESE, (biglietto: 3 euro) la dimora di campagna della famiglia reale dei Borbone delle Due Sicilie, Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, fuggiti da Napoli in seguito all’arrivo delle truppe napoleoniche.

Dialogo sull’arte del teatro

Sabato, 24 luglio il terzo incontro dedicato a “I mestieri dell’arte”. Sulle terrazze di PALAZZO ABATELLIS, (via Alloro, 1) alle 21 (biglietto: 3 euro) Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo, dialogherà con la giornalista Francesca Taormina sull’arte del teatro. L’incontro si concluderà con una piccola degustazione di prodotti tipici offerta da InSicilia.  Sempre a Palazzo Abatellis, anche questo sabato i visitatori potranno godere “5 minuti” da soli con un’opera del museo, unico evento che si svolge di mattina, al termine del quale verrà offerta la prima colazione dalla Cioccolateria Lorenzo. Quattro i turni di visita: 8,00 – 8,15 – 8,30 – 8,45
Sabato 24 luglio Nello spettacolare atrio dell’ALBERGO DEI POVERI (Corso Calatafimi, 217), alle 21,15 (biglietto: 12,50 euro) si terrà il concerto “Barocco sotto le stelle” diretto dalla direttrice d’orchestra Roberta Faja con la partecipazione straordinaria del Maestro Antonio Giovannini, controtenore di fama internazionale.  

Palazzo Butera

  • Percorsi di approfondimento alle 19 (COSTO DEL BIGLIETTO 10 EURO)

Mobili in stile anglo-giapponese di fine Ottocento, acquerelli con vedute da levante, scintillanti vasi di Tiffany, e molto altro; questi venerdì e sabato sera Palazzo Butera apre le sue porte ad un incontro tra l’Oriente e l’Occidente, tramite un percorso della vista e del pensiero che vede gli oggetti della collezione di Francesca e Massimo Valsecchi come protagonisti.

Durante questa stagione di Restart, a Palazzo Butera si svolgeranno degli incontri serali ogni venerdì e sabato del mese di luglio. Ciascun incontro sarà dedicato ad un tema ben specifico e diverso, permettendo di volta in volta di soffermarsi su una parte del grandissimo numero di oggetti della collezione più nel dettaglio. Una costante a tutti gli eventi sarà ovviamente il Palazzo stesso, che, con le sue bellissime sale, ospiterà e guiderà i suoi spettatori durante questi percorsi della curiosità. Ad aprire il sipario, saranno i due eventi serali di questo weekend. Venerdì 2 luglio e Sabato 3 luglio, dalle 19 alle 21, chiunque volesse potrà partecipare ad un viaggio verso il lontano Oriente, l’Inghilterra dell’Ottocento, e diversi periodi e luoghi del Novecento, lasciandosi trasportare dalle silhouette, i colori, i materiali, le storie, di oggetti che sono tanto diversi tra loro, ma accomunati da un’unica visione di ‘contaminazione culturale’. Il tema delle ‘contaminazioni culturali’ sarà infatti il cuore di questi due incontri, tema nato non soltanto dagli oggetti stessi della collezione, ma anche dallo spirito di una Palermo che è cresciuta attraverso un processo di fusione culturale ricchissima e costante. I Valsecchi, come degli “invasori” contemporanei, hanno contribuito a quel processo di contaminazione sulla quale la città si fonda regalandole la loro incredibile collezione, fatta di elementi che si portano tutti dietro una storia propria. Con questa linea di pensiero ben in mente, il cammino tra i saloni del palazzo prevedrà l’approfondimento di oggetti che si riallacciano a queste tematiche. In particolar modo, protagoniste saranno delle opere di artisti Europei, che, in seguito a viaggi, studi, influenze, hanno realizzato degli oggetti che prevedono una documentazione di culture e luoghi extraeuropei, e una rielaborazione di stili stranieri, passando attraverso il filtro del critico occhio occidentale. In questo modo, visioni diverse convergeranno in una sola, in maniera sempre diversa ed unica per ciascun oggetto. Questo è un invito a chiunque volesse immergersi in un mondo dell’immaginario fatto di fusioni, scontri e convivenze culturali il cui risultato sono diverse forme d’arte, nonché un evento inteso a valorizzare l’idea di una Palermo che si rioffre al mondo, una delle tante imprese che il progetto di Palazzo Butera ha deciso di compiere.

Cappella dell’Incoronazione

Nella CAPPELLA DELL’INCORONAZIONE (via dell’Incoronazione, 11) alle 19.30, è possibile visitare la personale “Morte – Death” dell’artista Reinhard Zich, a cura di Günther Oberhollenzer, curatore della Galleria della Bassa Austria, Museo d´arte di Krems. La mostra presenta al pubblico le grandi tele che l’artista austriaco ha realizzato nel corso della sua residenza a Palermo, dipingendo negli spazi adiacenti di Palazzetto Agnello. Questi lavori dialogano e trovano ulteriore forza e suggestione nello spazio fortemente evocativo della storica Cappella di età ruggeriana.

Casa Florio – I Quattro Pizzi

Mostra: FRANCA FLORIO, IL BOUDOIR RITROVATO – ORARI: 18 – 23
(COSTO DEL BIGLIETTO 7 EURO ONLINE – 8 EURO IN LOCO)
Fino al 14 agosto ( ogni venerdì e sabato dalle 18 alle 23 ) potrà essere visitata la mostra dedicata al mondo della navigazione dei Florio. Verranno esposti nel salone della Palazzina dei Quattro Pizzi la chiffonnier e lo specchio con il set da toletta che costituivano originariamente parte degli arredi all’interno della camera da letto personale di Donna Franca Florio sul meraviglioso Yacht Aegusa, di proprietà dei coniugi Florio negli ultimi anni dell’Ottocento. Vere e proprie regge galleggianti dotate di ogni comfort, gli yacth dei Florio rappresentavano uno degli status symbol della famiglia. L’Aegusa, trasposizione dal greco di Favignana, misurava 85 m e non aveva eguali in Italia, in quanto era il più grande dei venti yacht a vapore registrati nel Regno. Celebrato per la sua sontuosità, i suoi interni disponevano di un grande salone, una sala da pranzo, un fumoir, cabine per gli ospiti e “gabinetti di toeletta”.

Il Sultana era l’Ammiraglia della flotta da diporto di Ignazio Florio Jr, misurava 56 m ed era dotata di tre alberi con velatura a goletta. La sua prima tratta fu Palermo-Livorno nel Febbraio del 1893, in occasione del matrimonio tra Ignazio e Franca.

In mostra anche i barometri a bordo dell’Aegusa e del Sultana: si trattava  di strumenti di misura della pressione atmosferica usati nell’ambito della meteorologia per rilevare dati utili per le previsioni del tempo. Quello appartenente all’Aegusa è realizzato in legno di mogano ed è intagliato con elementi in avorio e ottone.

Oltre a questi cimeli legati ai navigli privati della famiglia, sarà possibile ammirare il ritratto dell’unico figlio maschio di Ignazio junior, detto Baby boy.

Il ritratto, per la prima volta esposto al pubblico e di cui non si hanno notizie circa la data di realizzazione, è un pastello su cartoncino realizzato dal pittore Michele Cortegiani.

Oratorio dei Bianchi

Dalle 19.30 alle 24, sarà possibile ammirare all’ORATORIO DEI BIANCHI (piazzetta dei Bianchi) “La Statua del Re” realizzata da Procopio Serpotta nel 1727, per 20 anni lasciata nei depositi del polo di palazzo Abatellis, oggi restaurata grazie all’iniziativa dell’associazione Amici dei Musei siciliani con il sostegno della Fondazione Sicilia e il Consorzio Pragma che ha curato il restauro.

Oratorio San Mercurio

Venerdì 23 e sabato 24 luglio: all’ORATORIO DI SAN MERCURIO (alle 21) (Cortile S. Giovanni degli Eremiti, 2) RELUCEO” – VIDEO INSATALLAZIONE – visitabile tutti i weekend di luglio e agosto

La video Installazione “Reluceo” dell’artista Dario Denso Andriolo veste il magnifico Oratorio di San Mercurio di luci e proiezioni. Uno spettacolo multimediale che unisce la storia alla modernità per una fruizione innovativa del bene storico-culturale.Una video installazione che, come una scultura di luce, avvolge lo spazio facendo scivolare il fruitore in una dimensione sensoriale pervasiva, ipnotica ed emozionante. L’opera di Andriolo trae ispirazione, con il suo impatto emozionale, dalle torture e dalle miracolose guarigioni di San Mercurio, coniugando le leggende del passato con le tematiche della contemporaneità in un’esperienza percettiva fortemente magnetica. L’audio prodotto da Gianni Gebbia e Vito Gaiezza, che suona l’organo dell’oratorio recentemente restaurato dagli Amici dei Musei Siciliani, contribuisce a generare nell’ambiente un effetto di sospensione temporale catalizzando l’attenzione sulla nostra presenza fisica all’interno dello spazio. Il sensibile e l’intellegibile si mescolano all’interno di uno spazio decorato della bottega Serpotta instaurando un’intesa tra spazio e luce. Luce e suono, infatti, rappresentano da sempre gli stimoli sensoriali più adatti a tradurre la suggestione della presenza in terra di una dimensione divina.

Museo della Specola

Venerdì 23 luglio, dalle 19 alle 24 (15 pax ogni ora – biglietto: 3 euro) apre eccezionalmente le porte al pubblico, dopo essere stato chiuso per cinque anni, il Museo della Specola (piazza del Parlamento, 1) all’interno dell’Osservatorio Astronomico, sulla cima della Torre Pisana del Palazzo Reale di Palermo.

Il Museo della Specola comprende una ricca collezione di strumenti astronomici, cui si affiancano orologi, strumenti meteorologici e topografici, apparati di fisica e di geomagnetismo.La collezione è ospitata nei locali dell’antica Specola palermitana, fondata nel 1790, e raccoglie il patrimonio strumentale accumulatosi nel corso degli oltre duecento anni di attività dell’Osservatorio. Gioiello della collezione è il celebre Cerchio di Ramsden, strumento unico per tipologia e qualità, col quale Giuseppe Piazzi scoprì il primo asteroide, Cerere, nel 1801. Lo strumento è stato restaurato e ricollocato nella sua posizione originaria, nella stanza circolare. La galleria degli strumenti mobili ospita invece le vetrine originali, disegnate da Leon Dufourny, che contengono gli strumenti portatili, insieme a vetrine moderne con strumenti di datazione più tarda.Tra questi, di particolare interesse sono gli strumenti appartenuti al Principe Giulio Tomasi di Lampedusa, che corredavano il suo osservatorio privato nella villa ai Colli, appena fuori Palermo.La sala meridiana, in stile neogotico, dalle ‘boiseries’ disegnate da Giovambattista Filippo Basile, ospita invece un Cerchio meridiano di fabbricazione tedesca risalente alla prima metà dell’Ottocento.Infine, nella sala del rifrattore è collocato il grande telescopio equatoriale Merz, anch’esso risalente alla metà dell’Ottocento, di recente restaurato, con il quale Pietro Tacchini, tra i primi in Italia, eseguì importanti studi spettroscopici sul sole a partire dal 1871 (da: https://www.beniculturali.inaf.it/musei/palermo/)

Gli altri siti

(Biglietto: 3 euro per ciascuna visita. Ingressi e prenotazioni su www.restartpalermo.it, scegliendo precisi slot orari, secondo le indicazioni di ciascun sito).

  • Chiesa di Santa Caterina
  • Cupola di Santa Caterina
  • Cappella del Raffaello allo Spasimo
  • Archivio comunale
  • Palazzo Abatellis
  • Palazzo Mirto
  • Cuba
  • Necropoli punica
  • Loggia dell’Incoronazione
  • Palazzo Branciforte
  • Villa Zito
  • Teatro Massimo
  • Oratorio dei Bianchi
  • Chiesa della Catena
  • Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti
  • Oratorio di S.Lorenzo
  • Oratorio di S.Mercurio
  • Oratorio di S.Cita
  • Oratorio del SS.Rosario in S.Domenico
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Published by
Redazione
Tags: Palermo