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Checco Zalone e lo sfottò al Molise. “Accolti con entusiasmo perché non avevano mai visto le macchine…”

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Ma perché Checco Zalone ha voluto “punire” il Molise? Guardando il suo ultimo film, “Sole a Catinelle”, la regione ne viene fuori male, molto male. Non è un bello spot per un territorio che non è certo il più ricco d’Italia o il più tecnologico, ma che anche con tutti i suoi problemi, non meritava certamente di essere descritto come un luogo arretrato. E allora perché? Perché venire a girare in Molise, fare i casting, sottolineare in conferenza stampa l’ospitalità della gente e la bellezza dei luoghi, ringraziare le autorità politiche locali e, poi, colpire così sul grande schermo?

Alla fine è stato lo stesso comico a sciogliere, alla sua maniera, il mistero. Lo ha fatto durante un’altra conferenza stampa chiedendo “scusa al Molise”. Tutta colpa della sceneggiatura, ha spiegato Checco Zalone. In una prima versione di Sole a Catinelle, infatti, il film terminava proprio in Molise con un finale “bucolico” (detto da lui) in cui la famiglia protagonista ritrovava la felicità.

L’attore ha ammesso che, proprio in funzione di questo finale, era stata architettata la “presa in giro” iniziale.

Ma in una versione successiva della sceneggiatura, la produzione ha deciso di eliminare le scene conclusive in Molise.

Il risultato è stato uno “sgambetto” più o meno involontario e l’attribuzione di un’etichetta che i molisani non si sentono di avere, “soprattutto da uno come Checco Zalone”, spiega Manuela su Facebook. Sui social network c’è chi sdrammatizza e chi, invece, si sente “tradito” dall’attore comico per aver dato alla regione una “immagine completamente negativa”. “Non so se posso tornare il Molise”, ha scherzato Checco Zalone parlando proprio delle scene del film per cui ci sono voluti quattro giorni di riprese. “E’ un terra bellissima”, ha aggiunto, ma, ritornando allo sfottò che ora rischia di diventare un tormentone: “La gente Molisana – ha detto ridendo – è quella che ci ha accolto con più entusiasmo perché non aveva mai visto le macchine”.

Chissà come avrebbe reagito in conferenza stampa il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, se fosse venuto a sapere dello “scherzo” che la produzione stava per architettare. E durante l’ultima conferenza stampa, in occasione dell’uscita del film, Zalone si è divertito a prendere in giro proprio il governatore: “Se penso – ha detto l’attore – che è venuto a ringraziarmi per tutto quello che ho fatto per il Molise”. Ma forse Frattura l’ha presa con filosofia. De resto anche il grande Totò usava spesso dire riferendosi a se stesso: “Parlate bene o male, ma parlate”.


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Published by
Giuseppe Lanese