Nuovo crollo alla Reggia di Caserta. Il primo maggio scorso una porzione del tetto della zona ovest del Palazzo Reale, occupata dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, è crollato sui locali sottostanti, dove sono le camerate, al momento non occupate, degli allievi specialisti.
Al piano inferiore alle camerate ci sono le aule della scuola e ancora più in basso gli appartamenti storici.
“Abbiamo attivato il pronto intervento per le immediate riparazioni – assicura il Soprintendente per il Polo Museale Speciale della Città di Napoli e della Reggia di Caserta Fabrizio Vona – purtroppo negli anni scorsi i fondi per la manutenzione non erano adeguati e sufficienti”.
“Il primo maggio scorso notammo dalle finestre degli appartamenti storici un foro nel tetto e inviammo subito una segnalazione all’Aeronautica – spiega la funzionaria della Soprintendenza Flavia Belardelli, responsabile del settore architettonico, impegnata oggi pomeriggio in un sopralluogo dei danni con i responsabili dell’impresa edile che dovrà eseguire i lavori – poi, sempre nel corso della stessa giornata, il foro si è esteso diventando una voragine. Crediamo sia un problema di scarsa manutenzione”.
Per una settimana, dunque, il foro è rimasto scoperto con abbondanti infiltrazioni d’acqua tenuto conto delle piogge dello scorso weekend.
“La competenza sulla manutenzione del tetto spetta al Mibact”, fanno sapere dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica.
Non è il primo crollo alla Reggia Vanvitelliana. Tra settembre e ottobre 2012 crollarono porzioni di cornicioni sempre nel lato del monumento occupato dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica.
Da allora le quattro facciate della Reggia sono transennate in attesa che inizino i lavori di restauro, per i quali sono stati stanziati in totale 21 milioni di euro; la prima parte delle opere, per la quale è stata prevista una prima tranche del finanziamento pari a 9 milioni di euro, sarebbe dovuta partire nell’aprile scorso, come annunciato dal direttore regionale dei Beni Culturali della Campania Gregorio Angelini.
La gara d’appalto si è comunque conclusa con l’aggiudicazione dei lavori, ed è probabile che prima dell’estate i lavori possano iniziare. Da quest’anno però i fondi per la manutenzione dovrebbero sensibilmente aumentare, tenendo conto dell’autonomia finanziaria di cui gode da qualche mese la Soprintendenza Speciale, che le permetterà di tenersi tutti gli incassi realizzati.