Il #Mezzogiorno può contare su questo #governo?

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Il rapporto della Svimez ha avuto il pregio di far inforcare gli occhiali al governo e centrare il focus sul Sud.

Dalla pubblicazione dei dati, è arrivata la spinta a compiere l’applicazione teorica. I numeri erano così catastrofici che nessuno poteva più permettersi di eludere lo sguardo. Il Sud avrebbe inghiottito l’intera penisola verso il fondo del mare.

Le proposte d’intervento ora si susseguono, ma si fa fatica ad enuclearle, perché cangianti. Diciamo che è più saggio il mero monitoraggio. D’altronde Padoan è un signore misurato, a volte serioso e non da’ adito ad illusioni: se dice una cosa la esegue.

Il resto della compagine non sembra allineato sullo stesso stile. Basta vedere come sta passando in Senato la riforma della costituzione, che dovrebbe basarsi su ampie maggioranze e avere l’avallo dei migliori costituzionalisti. Ma niente di tutto ciò si è esplicitato.

Voti risicati, voti di trasformisti, con conseguente bagarre delle opposizioni a cui la riforma non piace. Anzi che intravedono antidemocrazia. Per non parlare del parere contrario di molti illustri giuristi della nostra nazione, alcuni di fama mondiale come Gustavo Zagrebelsky.

Un precedente preoccupante – la mancanza di ampio consenso – che rafforza la strada della vituperata legge elettorale Calderoli, che passò a colpi di maggioranza.

Si può contare su tale governo per un’azione continua sul Mezzogiorno?

A voi la risposta. Intanto rimettiamoci al buon Padoan, che lontano da questi sussulti, quello che può dare darà. Speriamo che basti a turare le falle della malandata barca.

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Published by
Gianvito Pizzi