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La festa della musica #senzamusica, l’appello degli artisti italiani per il 21 giugno

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Da Piero Pelù a BrunoriSas, Levante, Ermal Meta, Vasco Rossi, il mondo della musica e gli artisti che ci hanno intrattenuto con messaggi di speranza durante il lockdown, dicono “Basta!”

L’ hashtag ufficiale di protesta

Sui social è virale la foto di cantanti e band con cartello tra le mani: nome, cognome e l’hashtag #senzamusica. “È il momento di metterci la faccia e di raccontare che la musica è un lavoro”, scrive Gianluca Picariello in arte Ghemon.

Il comparto cultura fa il 16% del Pil

“La musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti, il solo comparto Cultura fa il 16% del Pil, dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid-19, rischiano di restare a casa. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica”, scrive Emma Marrone sui social.

Il settore musicale completamente ignorato

La protesta lanciata sui social è stata pensata da La musica che gira: l’unione di manager, produttori, artisti, musicisti, tecnici, consulenti, promoter, etichette discografiche, agenzie di booking, proprietari di live club, uffici stampa. L’appello è indirizzato al Parlamento, per chiedere di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto rilancio “a oggi ignorati” e perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una festa #senzamusica.

La protesta dei big anche per i piccoli eventi locali

“Mi sembra superfluo dire che si tratta di chiedere attenzione istituzionale, non per me” scrive Jovanotti su Instagram, “ma per la stragrande maggioranza delle persone coinvolte nell’industria musicale che operano in mille settori dietro le quinte,nei grandi, medi, piccoli e piccolissimi eventi che vanno dagli stadi alle feste di paese ai bar e ai locali dove si fa musica coi giradischi o live.

#iolavoroconlamusica

Luca Carboni, Negrita a Subsonica, Vasco Brondi e Tosca, Mauro Ermanno Giovanardi, Mannarino e Max Gazzè, sono moltissime le foto e i cartelli pubblicati a sostegno della campagna, lanciata anche con l’hashtag #IoLavoroConLaMusicaLa musica che gira, informa che “sono state depositate alla Camera le proposte di emendamento necessarie a far sì che il dl rilancio non sia di nuovo una legge discriminatoria per il settore musicale, ma una reale occasione di ripartenza alle giuste condizioni. Chiediamo con forza al governo che queste istanze vengano ritenute prioritarie”.

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