Offresi ricompensa a chi ritrova il Meridione

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“Sembra che il dato più imponente su cui si stia lavorando, è la scomparsa del Sud dell’Italia”

“Ipotesi molto affascinante. Sai quanti problemi in meno. Potrebbe ripartire la locomotiva Italia!”

“Il pil schizzerebbe. Tutti i soldi dello Stato rafforzerebbero le infrastrutture del Nord, rendendolo più competitivo, i cittadini pagherebbero meno tasse!”

“E cosa rimarrebbe di noi?”

“Potremmo essere la sede ufficiale di mafia, camorra, n’drangheta e Sacra Corono Unita. Con tanto di sportelli sul territorio.”

“Potremmo anche convertire i cittadini in manodopera a basso costo. Si potrebbero abolire i sindacati e i diritti dei lavoratori, sarebbe così inutile andare a Taiwan o in Cambogia.”

“Potremmo smettere di utilizzare l’energia elettrica, facendo risparmiare la nazione. Potremmo smettere di avere pensioni!”

“Si! Abolire ogni forma di pensione al Sud!”

“E poi basta con l’asfaltare la strade, solo sterrati! Via i treni, le navi gli aerei!”

“Cancellare il Sud.”

“Ma non ci avranno già cancellato? Provo a controllare Google Maps……aspetta…geograficamente ci siamo ancora!”

“Ottima notizia! La geografia…..grande cosa!”

“Ma il Metternich, non diceva che l’Italia è solo un espressione geografica?”

“Ma forse ce l’aveva solo con il Sud.”

“E Giolitti non diceva che governare gli Italiani ‘non è impossibile, è inutile!”

“Ma forse ce l’aveva con i cittadini del Sud.”

“Scusa Michele….mi sta venendo un dubbio….ma vuoi vedere che i nostri quattro mondiali di calcio, li abbia vinti solo il Nord.”

“Potrebbe essere. Tutto può essere!”

“La Questione Meridionale va immediatamente chiarita. Non si può vivere con tutti questi dubbi.”

“E’ vero, abbiamo il diritto di sapere se esistiamo o meno.”

“Ma a chi dovremmo chiederlo?”

“Alla politica!”

“Ma non c’è più nemmeno quella.”

“L’hanno abolita?”

“Sembra sia finita con Aldo Moro.”

“Allora che fare?”

“Chiamiamo il Gabibbo!”

“Non sarebbe meglio consultare qualche centro studi?”

“No, magari ci confondono le idee. Chiamiamo il Gabibbo!”

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Published by
Gianvito Pizzi