Quale nome dare al Sud? Ci vuole un sondaggio

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“Tutta la bellezza dei nostri vent’anni l’abbiamo spesa al Sud.”

“E poi ci siamo sparsi per l’Italia. Ma non dissipati.”

“No, tranne qualche raro caso, non abbiamo speso il nostro sapere invano. Abbiamo dato il nostro contributo a questa Italia.”

“Certo, che ci ha ringraziato con la nascita della Lega! Noi eravamo i meridionali parassiti che con i concorsi avevamo occupato i posti di un’altra nazione!”

“Se avessero saputo quanto ci è costato andare via e quanto sudore hanno profuso i nostri genitore per farci laureare.”

“Ma di che occupazione parlavano? Noi abbiamo colmato il buco della loro mancanza di volontà di studio.”

“E certo! Qui al Nord si era pensato solo a fare denaro. A chi fregava di servire lo stato?”

“Ma quale stato? Tanto non è rispettato al Sud, tanto non lo è in queste terre. L’italiano è allergico allo stato.”

“Si, con la scusa di non averne fiducia, se ne fa volentieri a meno.”

“Tutta colpa dei politici?….Bella scusante. E le colpe nostre? E le colpe del popolo sovrano?”

“L’italiano si assolve troppo facilmente. E accusa troppo facilmente. Siamo superficiali. Qualunquisti.”

“Ma al Sud si sta peggio. A parità o meno di morale, al Sud si sta peggio.”

“Ma io a volte mi chiedo….. noi siamo del Sud o siamo italiani?”

“Bella domanda! E allora….questi sono del Nord o sono italiani?”

“Una cosa è certa: il Sud per 500 anni è stata una nazione, uno stato. Il Nord un agglomerato di staterelli.”

“Allora?”

“Allora se nel 1861 hanno “bussato” alla nostra porta, ora 150 anni dopo c’e stato qualcuno che voleva dirci: abbiamo scherzato!”

“Senza Sud l’Italia sarebbe stata pari ad una piccola nazione e tal trattata.”

“Senza Sud non sarebbe nata l’Italia.”

“Senza l’Italia sarebbe stato un altro Sud.”

“E come ci saremmo chiamati?”

“Lancia un sondaggio.”

“Carina questa!….Un sondaggio….”

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Published by
Gianvito Pizzi