La Regione Puglia stanzia risorse fino a 560 milioni di euro per favorire la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente dismesso o inutilizzato.
Un incentivo notevole per i privati che spero venga raccolto.
Oggi, infatti, costruire ex-novo è più redditizio che riqualificare, ma noi non possiamo più permetterci in alcun modo – come vado dicendo da anni – di estendere la piaga del consumo di suolo.
Bisogna rivisitare, radicalmente e culturalmente, i paradigmi vigenti in modo tale da restituire al governo del territorio la sua vocazione sociale e non sia più stravolto dai ricatti della finanziarizzazione che eleva la rendita fondiaria a principale parametro di riferimento.
Non possiamo più permetterci di avere un immenso patrimonio edilizio dismesso e inutilizzato con periferie ridotte a squallide baraccopoli.
E’ da questi territori feriti che possono rinascere le città.