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Marketing e tecnologia, l’esempio della startup lucana Svelto!

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La tecnologia diventa non solo un modo per ottimizzare la produzione, ma anche il marketing. Lo dimostra il lavoro di Svelto!, spin-off dell’università della Basilicata, che da quasi 5 anni affianca le PMI italiane nella loro trasformazione digitale.

La storia di Svelto!, da un’idea di Giansalvatore Mecca

Svelto! è una realtà nata nel 2017 da un’idea di un professore del dipartimento di Informatica, Giansalvatore Mecca. Già da tempo l’insegnante si occupava di tematiche all’avanguardia tra le quali Big Data, Machine Learning ed intelligenze artificiali. Non voleva, però, che il suo interesse di ricerca fosse limitato all’ambito universitario, e per questo ha deciso di fondare un’impresa che si occupasse proprio di questo.

Dando fiducia a un piccolo team di giovani con un’età media di 24 anni, quindi, Mecca ha fondato Svelto!, oggi startup specializzata in sviluppo software ed analisi e management di big data.

Le esperienze di Svelto! fino ad oggi

Da allora l’idea nata nel cuore accademico del territorio lucano ha avuto un discreto successo. Negli ultimi due anni, infatti, la startup lucana ha fatturato 500mila euro, e punta a raddoppiarlo nel futuro prossimo. Un progetto di digital transformation che ha acquisito anche la fiducia di una serie di grandi aziende come il Gruppo Armani, Open Fiber e PwC. Ma non solo grandi clienti: tante le piccole e medie imprese che hanno riposto fiducia nei giovani dell’università della Basilicata, dall’agritech all’automotive.

L’idea è quella di non limitarsi ad offrire un prodotto uguale per tutti, ma puntare sulla personalizzazione, perché il percorso di trasformazione varia molto sulla base di diversi fattori. Una sorta di “boutique” di sviluppo, insomma. Questo atteggiamento, come spiega Mecca, “è cruciale per costruire percorsi efficaci di ‘digital transformation’ per le aziende, che vanno dall’audit tecnologico all’individuazione delle esigenze, alla realizzazione di proof of concept, fino alla realizzazioni di soluzioni altamente personalizzate”. E non è altro che la caratteristica che rende la startup diversa dalle altre, che offrono soluzioni “preconfezionate”, come spiega ancora il fondatore, stavolta a Notizie.ai.

Tutto questo grazie al lavoro di 18 giovani, quasi tutti laureati o ancora studenti nell’ateneo. All’interno di Svelto!, infatti, è presente anche una sorta di scuola di formazione aziendale, che permette ai neoassunti di conoscere al meglio i processi e i metodi della startup per applicarli una volta “sul campo”. Nel team presenti anche 3 dottori di ricerca.

Da Carosello ai gadget da “detective”, i prodotti della startup

Con un richiamo all’anima vintage tutta italiana, una delle ultime creazioni di Svelto! si chiama “Carosello”. In poche parole una piattaforma che permette alle imprese – piccole o grandi che siano – di creare una serie di servizi per migliorare il coinvolgimento di clienti e dipendenti. Si tratta di metodologie di marketing già relativamente sviluppate, ma a volte macchinose da portare avanti: così nascono dei veri e propri “giochini” per far scoprire agli acquirenti offerte speciali o personalizzate. Uno strumento che pare abbia avuto un discreto successo, tant’è che ad oggi sono stati già vinti 3500 premi all’interno di più di 140 campagne di digital marketing.

Svelto!, però, offre servizi anche ad aziende ben più specializzate, come nei casi in cui viene implementato il machine learning. Per questo ha sviluppato uno strumento – il nome è DAIMO – che si occupa di “mettere delle targhette” ai dati senza intervento umano, snellendo processi lunghi e dispendiosi. Questo genere di soluzioni è parte integrante del “pacchetto Svelto!”. In poche parole l’azienda, nel supportare lo sviluppo delle PMI, utilizza delle metodologie sviluppate dai suoi stessi giovani. Un ulteriore esempio sono i suoi “Detective Gadget”, che si occupano di evitare l’incorrere in errori quando si analizzano big data. Come una lente d’ingrandimento per un ispettore, quindi, un sistema sviluppato dalla stessa Svelto! permette ai suoi sviluppatori di rendere il proprio lavoro più semplice, nell’ottica di voler fornire il miglior prodotto possibile.

Il rapporto con lo studio: il progetto Diogene

Per quanto si tratti ormai di un’azienda a sé stante, Svelto! continua a mantenere il suo rapporto genitoriale con l’università. Questo è dimostrato dal fatto che uno dei suoi prodotti è completamente dedicato all’insegnamento del coding. Si chiama “Diogene”, ed è un ambiente di visualizzazione di codici a scopo educativo. Pensato per le scuole secondarie e i primi anni di università, utilizza la cosiddetta “gamification” – ovvero la trasformazione di un problema in un gioco – per raggiungere l’obiettivo educativo.

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Published by
Chiara Venuto