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E il fico d’india diventa fibra per i mobili. Il nuovo business di un imprenditore del Sud

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Dalla pianta di fico d’india alla fibra per ricoprire mobili e complementi d’arredo. Si chiama “Sikalindi” il materiale inventato da un imprenditore agricolo pugliese. E’ Marcello Rossetti, originario di Galatina, in provincia di Lecce. E’ lui il vincitore degli “Oscar Green Coldiretti 2013”, il premio nazionale per l’innovazione, nella categoria “Stile e cultura d’impresa”.

L’iniziativa è stata promossa sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana da Coldiretti Giovani Impresa. La fibra si ottiene con un procedimento articolato e in gran parte a mano e il processo è coperto da brevetto. Il materiale che ne viene fuori è assolutamente naturale e rimane inalterato nel tempo. Tutto il processo produttivo si svolge in Italia e i laboratori si trovano in Salento. Nella categoria “Campagna Amica” è arrivata in finale anche un’altra pugliese. Si chiama Ambra Mangiò ed è l’ideatrice del primo agribeach d’Italia: “Eden Salento”, dove offre frutta e frullati rigeneranti sulla spiaggia di Marina di Pescoluse.

Il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, si è detto soddisfatto “della nostra gente che, nonostante le mille difficoltà, si impone e dimostra una vitalità e una capacità di reagire straordinarie, siamo orgogliosi di metterci a disposizione dei nostri imprenditori, di cui siamo e dobbiamo continuare ad essere cassa di risonanza delle potenzialità e delle vocazioni, soprattutto dei nostri giovani soci. Le imprese agricole ed agroalimentari condotte da nostri giovani imprenditori possono essere considerate di respiro europeo, perché insieme ai tanti prodotti di qualità, possono esportare il loro ‘territorio’ e, quindi, la storia, il passato, ma anche il presente, l’enorme carica innovativa, oltre alla capacità di fare sistema tra le diverse parti sociali, economiche e politiche. Ed il Mezzogiorno e la Puglia hanno un patrimonio non indifferente da salvaguardare e promuovere”. Secondo i dati forniti proprio dalla Coldiretti, il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani.

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Redazione