Categories: In EvidenzaTalenti

Sulla tomba di don #ToninoBello, per dire grazie

Leggi l'articolo completo

Per i giovani e i migranti. Per le donne e i disoccupati. Per tutti hai sempre trovato il tempo. E a tutti hai sempre donato non una parola, ma la tua vita, specchiata sulla Parola. Con gentilezza e tenerezza, ma anche con fermezza. Pur dovendo sopportare un fastidioso male, non ti sei mai risparmiato per supportare la tua visione di pace e costruire il bene. Per molti sei stato un angelo custode. Per altri un esempio. Per me, semplicemente, un profeta. Con le tue omelie, le tue parole e, soprattutto, le tue azioni “scomode”, a volte volutamente non capite e non condivise..

Ecco, caro Don Tonino Bello, nel mio ultimo giorno in Salento, sono venuto a dirti “grazie“. Grazie per il dono che sei stato e per le lezioni che ci hai dato. Per le parole “sovversive” che ci hai consegnato mediante le quali ancora oggi ci inviti ad essere “costruttori ed operatori di pace” e a “volare alto come aquile” perché è necessario sognare, ma anche avere una visione. Sapendo che il volo è possibile soltanto se si è uniti ed “abbracciati“, perché noi da soli siamo niente.

Ma sono venuto, umilmente, nel mio piccolo, anche a chiederti “scusa“. Scusa per tutti quei miei coetanei “già vecchi“, per quelli che idolatrano un “dio” che non esiste, per quelli che non hanno alcuna passione civile e vivono nell’indifferenza. Scusa per tutti quei politici e giornalisti, che si dicono cristiani, ma che poi non lo sono affatto, per i quali i tuoi modelli di accoglienza dei migranti oggi non valgono nulla e, anzi, “i barconi dei migranti li affonderebbero al largo del Mediterraneo“. Non capendo che i migranti sono nostri fratelli e che come tali vanno trattati, con dignità e giustizia. Non capendo, ancora, che il razzismo è una malattia dello spirito che nasce dall’ignoranza e che la bellezza fiorisce quando promuovi la diversità.

Scusa, inoltre, per tutti quelli che, soprattutto nel Mezzogiorno, con il lavoro non perdono occasione di ingannare e tradire i giovani e le donne che tanto avevi nel cuore. Ecco, caro don Tonino, come don Puglisi e don Diana, il tuo messaggio di amore e di bontà era universale. Non si rivolgeva e si rivolge solo ai cristiani, ma a tutti. A tutte le persone che credono convintamente in un cambiamento scandito dalla pace, dalla nonviolenza, dalla generosità, dalla prossimità, dall’amore. Ieri come oggi. La tua luce oggi servirebbe tantissimo per diradare le tenebre morali nelle quali siamo sprofondati. Mi e ci manchi moltissimo. Io, forse ingenuamente e stupidamente, anche a rischio di restare da solo perché non compreso da nessuno o da pochi, continuerò a camminare portandoti ad esempio. Con questa energia rinnovabile esagerata e un sorriso infinito torno a Bari, più carico che mai. Grazie.

Leggi l'articolo completo
Share
Published by
Giuseppe Milano