A Napoli inventano il babà nero contro il razzismo

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Il Gambrinus di Napoli è un locale famoso nel mondo. Molte celebrità che passano per la città partenopea, spesso fanno tappa in tale luogo e lasciano una loro foto, che si aggiunge ad una vasta collezione.

Gabriele D’Annunzio, narra la tradizione, vi scrisse, ai suoi tavoli, la poesia ” ‘A vucchella” che Tosti trasformò nella famosa canzone.

E poi Bendetto Croce, Hemingway, Oscar Wilde, Jean Paul Sartre, l’imperatrice d’Austria.

Ebbene, al Gambrinus, hanno proposto un ritocco al più celebre dolce napoletano: il babà.

In un momento dove i temi razziali sono di stringente attualità, il Gambrinus ha “sfornato” il “babà nero”. Consiste in uno strato di cioccolato di cui è stato ricoperto il dolce, per donargli le sembianze scure.

La proposta vuole essere un messaggio, come dichiarato, ad ogni forma di razzismo, da una città che ha sempre lottato per l’integrazione.

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Published by
Riccardo Trecca