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I mille malati di tumore di Taranto rimasti senza aiuto

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Dopo che 44 operatori del servizio di trasporto dei malati oncologici di Taranto sono rimasti senza lavoro per esaurimento dei fondi, il loro portavoce, Alfonso Alfano, ha scritto una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per spiegare il “dramma che stanno vivendo sia i lavoratori che i malati e i loro familiari”.

“Le invio questa missiva – scrive – confidando nella sua alta sensibilità verso le problematiche sociali e delle categorie di cittadini più bisognosi ed in grave fragilità, per chiederLe di poter intervenire presso la Regione Puglia al fine di ripristinare e riavviare il Servizio di Trasporto oncologico di Taranto e provincia, stoppato il 31 gennaio scorso dalla Direzione dell’Asl di Taranto”.

I vertici dell’azienda sanitaria locale hanno dichiarato che i fondi utilizzati per il servizio sono esauriti. Ma in questo modo, aggiunge Alfano, si nega “un diritto inalienabile ed universale del cittadino europeo ad essere assistito e curato, diritto sancito dalla carta dei diritti umani dell’Onu”.

“La imploro a nome dei pazienti – scrive il portavoce degli operatori nella lettera a Napolitano – di fare giustizia e ridare a loro il sospirato e necessario servizio di trasporto gratuito da parte della Regione Puglia e gestito dall’Asl di Taranto”.

“Le faccio presente che tale servizio – conclude – copre una utenza di oltre 1000 malati di tumori di Taranto e provincia, che hanno l’estrema e vitale necessità di tale servizio per essere accompagnati negli ospedali e strutture sociosanitarie per effettuare le loro urgenti e necessarie cure”.

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