Il disastro ambientale della discarica della Puglia

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Tutti chiedono i danni ora per il presunto disastro ambientale causato dalla discarica Martucci di Conversano.

Sono stati ammessi, ed entro giovedì sarà emesso il provvedimento per la costituzione di parte civile da parte di otto Comuni, tra i quali Bitonto. Ma ci sono anche Acquaviva, Adelfia, Polignano, Triggiano, Valenzano, Conversano e Mola.

Questi ultimi due Comuni, molti vicini al sito, hanno chiesto cento milioni di euro. Parti civili anche Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, WWFLegambiente. Non ammessi all’azione civile per il risarcimento dei danni morali e materiali, invece, un’associazione ambientalista di Polignano e la Città Metropolitana di Bari.

La questione riguarda la discarica Martucci di Conversano, che si estende per circa 20mila metri quadrati al confine tra Mola, Rutigliano e Polignano, considerata da molti una vera “bomba ecologica”, e nella quale per anni sarebbero stati versati rifiuti organici, rifiuti speciali e si sospetta anche tossici.

Secondo le indagini, condotte dai Carabinieri del Noe, e coordinate dal procuratore aggiunto Lino Giorgio e dal sostituto Baldo Pisani, la vasca dove venivano raccolti i rifiuti non sarebbe stata costruita a norma, e questo avrebbe causato infiltrazioni di percolato nel terreno sottostante, con conseguente inquinamento della falda e dei terreni circostanti. Cosa, questa, che avrebbe danneggiato le colture d’eccellenza della zona.

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Published by
Mauro Denigris