Lo spot che offende la memoria di Peppino Impastato. Il fratello all’azienda: “ritiratelo”

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Il presidente del Centro di documentazione siciliano Peppino Impastato (Csd), Umberto Santino, chiede che sia ritirato lo spot utilizzato dalla “Glassing“, produttrice di occhiali, che utilizza una frase del leader di Lotta continua, ucciso dalla mafia il 9 maggio ’78, ricavata dalla sceneggiatura del film “I cento passi“.

Lo spot – spiega Santino – è stato messo in onda senza aver avvertito i familiari, i compagni di militanza di Peppino, noi del Csd che abbiamo avuto un ruolo decisivo nel salvare la memoria di Peppino Impastato, ritenuto un terrorista-suicida dagli investigatori, dai magistrati, dai giornalisti, con poche eccezioni, e nell’ottenere giustizia, con le condanne dei mandanti dell’assassinio e con la relazione della Commissione parlamentare antimafia sul depistaggio delle indagini“.

Invitiamo inoltre la stampa – aggiunge – a fare riferimento, non solo all’icona cinematografica, che pure è servita a far conoscere Peppino a milioni di persone, ma soprattutto al Peppino Impastato storico, e all’unicità della sua figura nella lunga storia delle lotte contro la mafia“. Per l’omicidio Impastato è stato condannato all’ergastolo, come mandante, il boss di Cinisi (Palermo) Tano Badalamenti, morto nel 2004. Ieri il fratello di Impastato, Giovanni, aveva dato mandato al proprio legale di chiedere il ritiro dello spot.

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Redazione