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Pnrr e fondo complementare approvati dal Consiglio dei ministri: adesso tocca all’Ue

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  • Via libera dal Consiglio dei ministri al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
  • Approvato anche il fondo complementare da 30 miliardi di euro
  • Il Pnrr sarà quindi inviato alla Commissione Ue domani

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Approvato anche il decreto collegato sugli investimenti da 30 miliardi previsti nel fondo complementare. Il Pnrr sarà quindi inviato alla Commissione Ue domani, come confermano fonti di Palazzo Chigi.

Il Cdm ha approvato anche il decreto legge con le proroghe di alcune misure come lo smart working semplificato, la validità dei documenti d’identità e i bilanci degli enti locali. Più tempo anche per esercitare il golden power nei settori di rilevanza strategica (fino al 31 dicembre), mentre slitta al 30 giugno il termine per la redazione dei bilanci delle Camere di commercio.

Di Maio: “Tra i primi Paesi a inviarlo a Bruxelles”

“È stato appena approvato in Consiglio dei Ministri il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook – Siamo tra i primi Paesi ad inviarlo a Bruxelles e tra i primi, dunque, che riceveranno i fondi del Recovery. Questo perché ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi a lavorare seriamente, con continuità, programmando gli investimenti da fare, con una chiara visione di sviluppo. In gioco ci sono oltre 220 miliardi di euro che saranno utilizzati per investire nelle competenze, per creare occupazione e per avviare grandi progetti all’insegna della transizione ecologica e della digitalizzazione. Altra cosa importante: circa 100 miliardi di euro andranno al Sud (88mld del Pnrr più 10mld del fondo investimenti complementare al Pnrr), per permettere a tutti gli italiani di avere le stesse opportunità. Va colmato il gap tra Nord e Sud, bisogna potenziare le infrastrutture del Paese, è essenziale creare i posti di lavoro per i giovani, investire nella digitalizzazione, superare le lungaggini della burocrazia, sostenere commercianti, autonomi, partite Iva e ristoratori. Tutto questo lo potremo fare grazie ai fondi del Recovery e a quelli che arriveranno con i prossimi provvedimenti economici già in programma. Adesso inizia la vera sfida, sfruttiamo questi soldi per rendere competitivo il nostro Paese e creare nuove opportunità”.

Carfagna: “Concrete opportunità di sviluppo”

“Con il via libera definitivo in Consiglio dei ministri del PNRR italiano, si chiude la prima fase di impegno del governo di salvezza nazionale guidato da Mario Draghi. C’è l’orgoglio di essere entrati nel gruppo di testa delle nazioni europee e di averlo fatto in appena dieci settimane di lavoro intensissimo. Ma c’è, soprattutto, la consapevolezza di aver assolto alla prima parte del ‘patto’ stipulato con gli italiani: riuscire a prendere il treno dei più ingenti finanziamenti per la ripresa mai visti in Italia dagli anni ’50”. Così il ministro Mara Carfagna commenta l’ultimo atto, che consente all’Italia di inviare a Bruxelles il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Dietro i ‘numeri’ del nostro Recovery Plan – prosegue il ministro per il Sud e la Coesione territoriale – ci sono concrete opportunità di sviluppo per le imprese grandi e piccole, per le aree svantaggiate del Paese, per la parte più fragile della nostra società, quella che ha pagato carissima l’emergenza: le famiglie, i giovani, le donne. Dietro i ‘titoli’ delle sue missioni ci sono riforme che aspettiamo da un ventennio, grandi opere pubbliche, investimenti nella modernizzazione del Paese, connessioni più veloci, alta velocità, più presidi sanitari, più infrastrutture sociali, enormi agevolazioni per chi vuole investire al Sud e nelle aree interne”.

“La seconda parte del ‘patto’ con gli italiani, quella che da oggi dobbiamo affrontare, è portare i progetti dalla carta al territorio. Con questo Piano – conclude Carfagna – finisce l’epoca delle generiche e illusorie promesse sparse in giro per fini di consenso. Il Piano è stato scritto per essere realizzato. Il governo di salvezza nazionale è nato per questo e adesso tocca ai partiti, alle istituzioni sul territorio, a ogni singola parte del ‘sistema Italia’ operare senza infingimenti per raggiungere l’obiettivo”.

Orlando: “Grande occasione per il Paese”

“Una grande occasione per il Paese su cui mobilitare tutte le energie e le forze vitali. Oggi può partire un percorso di ricostruzione. L’unità e la coesione sono le condizioni essenziali per vincere questa sfida #PNRR #NextGenerationEU”. Lo scrive su Twitter Andrea Orlando, ministro del Lavoro.

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Redazione