Con l’ordinanza numero 3 del Commissario Straordinario Filippo Palazzo, si sbloccano altri tre segmenti della tratta ferroviaria sull’Asse Palermo-Catania-Messina. L’ opera è ritenuta strategica dal governo nazionale e per questo motivo inserita nell’elenco degli interventi da sottoporre a commissariamento. Una misura necessaria per far sì che le attività si concludano – almeno per la parte finanziata con i fondi del Pnnr – entro la fine del 2026.
Il costo complessivo degli interventi da effettuare sulla Palermo-Catania-Messina – è stato ricalcolato ad aprile di quest’anno, con il quadro d’insieme fornita al Parlamento da Rfi. Il valore complessivo dell’opera ammonta a 8,77 miliardi di euro, con una quota di 7,25 miliardi già finanziata. Nello schema fornito da Rfi viene anche indicata la data di attivazione di ciascun intervento.
Con l’ordinanza dell’11 agosto, il Commissario Palazzo ha definito il cronoprogramma per questi tre segmenti dell’opera.
Pensata all’inizio degli anni novanta, quest’opera rientra nel Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della rete Trans european network. La genesi dell’opera, la sua progettazione e la sua cantierabilità ha incontrato notevoli difficoltà sin dai tempi della sua progettazione che risale, come detto, all’inizio dei primi anni novanta, proprio in coincidenza della trasformazione in Ente delle Ferrovie dello Stato. Sul piano progettuale, l’opera si è rivelata più complessa del previsto, perché sconta degli errori originari. Lavorare sui tracciati già esistenti si è rivelato un impegno arduo. La linea che collega Palermo con Catania, ad esempio, altro non era che la sommatoria di collegamenti preesistenti, risalenti al periodo borbonico e post borbonico. Il collegamento tra le due principali città siciliane, Palermo e Catania, nasce come addizione di un tratto (Palermo-Roccapalumba) della ferrovia Palermo-Agrigento-Porto Empedocle e di un pezzo (Bicocca-Santa Caterina Xirbi) della Catania-Caltanissetta-Licata. Il tratto intermedio per collegare le due linee venne saldato addirittura i nel 1885: è il tratto intermedio, Roccapalumba-Xirbi. Negli anni ottanta, Ferrovie lancia un Programma operativo che punta a elettrificare e risanare l’infrastruttura.
La rivoluzione della linea Palermo Catania Messina viene pensata all’inizio del 2004. RFI presenta al governo un progetto preliminare. Anche in questo caso la strada è in salita, perché molti enti locali si opporranno alle varianti di valico prevista in fase progettuale.
Con l’ordinanza di Palazzo si giunge al secondo passo concreto per la realizzazione della Palermo-Catania-Messina. Alla fine di giugno, infatti, Rfi ha aggiudicato, per un importo di circa 640 milioni di euro, la gara d’appalto integrato per il raddoppio della tratta ferroviaria Fiumefreddo-Taormina/Letojanni, lungo la Messina-Catania. I lavori sono stati assegnati a un consorzio di imprese che vede come capofila Webuild, e imprese mandanti Pizzarotti e Astaldi.