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Commerciante si uccide per una multa da duemila euro
21 Feb 2014 08:30

Si ammazza per una multa di duemila euro, per la paura di perdere la propria attività commerciale, nella quale aveva investito tempo e danaro, e che negli ultimi mesi non era più fiorente come una volta. Eduardo De Falco, 43 anni, titolare di una pizzeria-panificio a Casalnuovo di Napoli, non ha retto all’angoscia che lo assaliva da due giorni, da quando gli era stato comminato un verbale dall’Ispettorato del lavoro per la presenza nell’attività commerciale della moglie, che pare non avesse un regolare contratto.

Ieri, invece che recarsi al lavoro, si è chiuso nella sua vettura, una piccola utilitaria, e si è ucciso inalando i gas di scarico dell’auto, sotto casa a Pomigliano d’Arco, dove dormivano ancora la moglie ed i suoi tre figli, una ragazzina di 14 anni, ed i due gemelli, un maschio ed una femmina, di cinque anni. A notarlo, accasciato nella vettura, è stato un vicino di casa, che ha poi allertato la famiglia. ”La moglie lo aiutava – spiegano gli amici – era una piccola attività, e soldi non ce ne sono per assumere dipendenti, neanche la propria moglie. Eddy non è diverso da tanti altri commercianti”. Quella multa, però, era divenuta un chiodo fisso per De Falco, che in poche ore aveva chiesto aiuto ai familiari per trovare i soldi necessari.

Diceva che doveva pagare entro 24 ore – aggiungono gli amici – altrimenti rischiava di perdere tutto. Si è rivolto al fratello, che però è un cassaintegrato dello stabilimento Fiat di Pomigliano, e lui aveva cercato di rassicurarlo, dicendogli che si sarebbe trovata una soluzione, così come gli aveva detto il suocero. Ma Eddy non ci ha creduto, e si è ucciso”. Davanti al suo panificio-pizzeria ‘Speedy Pizza’, a Casalnuovo, si sono riuniti i colleghi commercianti, che hanno deposto fiori ed un cartello con la scritta ”Non siamo ladri, nè sfruttatori”.

Gli stessi hanno annunciato per domani una serrata in concomitanza con i funerali che si svolgeranno nella chiesa Santissima Maria del Suffragio a Pomigliano. ”Lo hanno ucciso – hanno gridato i commercianti – quello che è stato fatto ad Eddy è istigazione al suicidio. Denunceremo i funzionari dell’Ispettorato del lavoro”. E per domani l’amministrazione comunale di Casalnuovo ha proclamato il lutto cittadino. Il sindaco, Antonio Peluso, ha anche annunciato che l’amministrazione comunale, insieme a quella di Pomigliano d’Arco, sarà vicina alla famiglia di De Falco, e non ha escluso iniziative politiche e con le associazioni di categoria, ”nei confronti di tutte le istituzioni affinché, preso atto della grave condizione in cui versano i comparti economici in crisi siano approntate le misure adeguate ed urgenti volte ad impedire il protrarsi della crisi e la catena dei conseguenti estremi e disperati gesti”.

Accuse agli enti locali, ad Equitalia ed al Fisco, sono arrivate dal vicepresidente della Confcommercio di Napoli, Gaetano Coppola, residente di Casalnuovo. ”Conoscevo Eduardo – ha spiegato – era un uomo molto equilibrato, e se ha deciso di togliersi la vita è perché non reggeva più alle difficoltà economiche: la multa è stato l’ultimo colpo”. ”Abbiamo più volte lanciato l’allarme su come il terziario sia allo stremo – ha, invece, affermato il presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia, Pietro Russo – ma i nostri appelli sono stati inascoltati”. All’imprenditore suicida è stato anche dedicato un docu-film in uscita nelle sale oggi, ‘Solving‘, il cui produttore e interprete, Salvatore Mignano, ha ricordato che l’opera racconta del fenomeno collegandolo alla crisi economica. ”La morte non è una soluzione”, ha detto Mignano.


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