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La proposta di Prada: “Ridurre le ferie per assumere nuovo personale”
14 Giu 2013 08:00

Ridurre le ferie perché “sei settimane sono un’enormità”.

È questa la ricetta provocatoria dell’amministratore delegato di Prada, Patrizio Bertelli “per far guadagnare di più i lavoratori e assumere nuovo personale”. Prada, che ha 9.500 addetti nel mondo, in alcune realtà produttive in Italia “ha ridotto le ferie di una settimana e i dipendenti hanno voglia di lavorare”, ha indicato il numero uno della maison della moda, durante il Luxury summit.

Una visione condivisa dal presidente dell’associazione Montenapoleone e a.d di Larusmiani, Guglielmo Miani: “non possiamo chiudere l’attività ad agosto perché la Cina non va in vacanza”.

Ma se riduco le ferie “devo dare qualche altra cosa in cambio al lavoratore”, ribatte l’a.d di Harmont&Blaine, Domenico Menniti, che non condivide l’idea di togliere una settimana di vacanza.

Piuttosto bisogna “ripensare il sistema dei rapporti all’interno dell’azienda“, aggiunge il numero uno del marchio del bassotto. Su un punto le case del lusso sono d’accordo: si deve creare lavoro. “Oggi molte aziende non possono permettersi di assumere giovani perché non hanno abbastanza lavoro”, sottolinea Bertelli.

Inoltre bisogna puntare sull’export perché “solo le aziende che esportano oltre il 50-60% riescono a sopravvivere in Italia” dove “il mercato è morto“, aggiunge il numero uno della maison milanese, che oggi esporta il 90% dei prodotti. La casa di moda ha chiuso il trimestre con una crescita a doppia cifra grazie all’ incremento dei ricavi nell’area asiatica e negli Stati Uniti.


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