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Non è reato mandare al diavolo il fisco (vorace) italiano
23 Ott 2013 07:24

Maradona Diego Armando ovvero il Padreterno del calcio mondiale, non sempre impeccabile per i suoi comportamenti nella umana società, ha una questione aperta con l’Italico Fisco di Attilio Befera.

A leggere atti giudiziari, cartelle esattoriali, sentenze di Commissioni Tributarie ed analisi di dotti e pazienti fiscalisti il signor Maradona, non proprio un giovanotto uscito da Yale ma nato a Lanus (una specie di polverosa Scampia della periferia di Buenos Aires) dovrebbe versare all’Agenzia delle Entrate qualcosa come 39 milioni di euro per aver omesso di pagare le tasse quand’era calciatore a Napoli.

Ha ancora possibilità di difendersi, nel senso che ci sono ancora gradi di giudizio e cavilli da proporre per non pagare. E’ un suo diritto difendersi finché può, e che lo faccia non è reato. Come non è reato “mandare al diavolo” un Fisco vorace come quello italiano che spreme fino all’ultimo centesimo i contribuenti che sono sostituti d’imposta ovvero dipendenti e pensionati ma non vede straricchi sfondati che si dichiarano schifosamente nullatenenti.

Ma lasciamo perdere, a qualcuno questa può sembrare demagogia a buon mercato. Certo, e qui non parlo da tifoso, dunque non da chi si fa offuscare il lume della ragione per il signor Maradona che solo noi napoletani sappiamo che cosa ha significato e significa per Napoli, ma parlo da contribuente. In un Paese dove, secondo quello che ci dicono gli studi del Fisco (non le mie paturnie mentali) sui contribuenti italiani, un ristoratore mediamente guadagna quanto un mendicante, un gioielliere dichiara la meta’ di quanto paga ad un suo dipendente in un anno, gente che gira in Ferrari con lo status di disoccupato, vogliamo forse dire che abbiamo un Fisco dal volto umano? E quando leggiamo che in Italia ogni anno si evadono tasse e imposte per 150 miliardi di euro, è forse questo indice di efficienza dei nostri gabellieri di Stato?

Allora, diciamo che quel gesto di Maradona in tv non è fine, anzi è volgare. Ma alzi la mano chi non è schifato da come si comporta il Fisco italiano: forte con i deboli e debole con i forti. Alzi la mano chi pagherebbe le tasse con piacere! Alzi la mano chi, anche tra chi fa il moralista con Maradona per attaccare Fazio o lo definisce miserabile per motivi incomprensibili, possono assicurare che “le tasse sono una cosa bellissima“, come disse il compianto ministro Padoa Schioppa. Insomma, Maradona facesse tutto quello che vuole e può per difendersi dal Fisco (non quel gesto volgare, ovviamente), ma per favore niente moralismo ipocrita da quattro soldi dei soliti tuttologi beninformati che non perdono mai occasione per stare zitti.


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