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A 107 anni è la nonna della Basilicata
30 Gen 2015 09:30

In Basilicata si può vivere fino a 107 e molto oltre. Lo dimostra la storia di quella che ormai tutti chiamano la nonna della Basilicata.

La comunità di Metaponto è in festa per Maria Cristina Andrisani che festeggia oggi 107 anni, nella sua abitazione del borgo residenziale. Originaria di Montescaglioso, ma metapontina di adozione, Maria Cristina è accudita amorevolmente dalla nuora Angela Puntillo e dal nipote infermiere Alessandro Ditaranto, come racconta La Gazzetta del Mezzogiorno. Le sue condizioni di salute generali si mantengono comunque discrete, considerando la veneranda età.

«Fino al giugno scorso, quindi per 106 anni e mezzo, non ha mai preso alcun farmaco – afferma il nipote –. Poi, con la scomparsa di mio padre Francesco, unico figlio di nonna Maria Cristina, le sue condizioni generali si sono sensibilmente deteriorate, anche se, attualmente, siamo riusciti a stabilizzarla. Sfrutto la mia professione di infermiere per tenerla sempre in forma e controllarla in modo periodico, consigliato dalla dottoressa Calbi, suo medico di famiglia. Quando ha voglia di parlare, mia nonna riesce a dare ancora risposte simpatiche all’interlocutore ed ha, come spesso accade a questa età, una memoria vivida del passato, ma scarsa del presente. Con tanta pazienza viene imboccata e spronata ad alimentarsi e idratarsi».

Maria Cristina Andrisani – racconta il quotidiano – ha vissuto le due guerre mondiali ed è stata immigrata negli Stati Uniti (New Jersey). Da giovane faceva l’impagliatrice di sedie, ma, contemporaneamente, lavorava nelle terre di famiglia a Montescaglioso. Percorreva il tragitto dal paese alla campagna, a piedi, assieme a un solo asino o mulo, per trasportare l’attrezzatura. «Mi avviavo – riferisce la nonnina – in orari in cui i giovani di oggi sono ancora a ballare. Sono stata una maestra di uncinetto, confezionando corredi e regali per amici e parenti, anche se ciò ha contribuito alla cecità».

La nonnina di Metaponto è stata sempre una donna di pace. Con il suo carattere mite ha contribuito a dirimere litigi e controversie.

Una volta alla settimana prende la comunione a domicilio, e fa preghiere particolari in dialetto montese. Nella ricorrenza dei 100 anni venne omaggiata con una targa dell’ambasciata americana, attraverso la visita di un funzionario.


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